“Il nostro trofeo di nuoto paralimpico sa regalare ogni volta grandi emozioni”.
La presidente della Polha Daniela Colonna Preti riserva come sempre pochi momenti al racconto dell’ennesimo doppio impegno, organizzativo e agonistico realizzato grazie ai soliti volontari e ai soliti atleti che “soliti” non sono mai per quanto mettono in mostra in ogni occasione. In casa Polha le energie vengono da sempre concentrate più su quello che c’è da fare piuttosto che al quanto, tanto, è stato fatto.

Restiamo ancora per un attimo alla decima edizione del Trofeo Città di Tradate di nuoto paralimpico. Numeri e qualità degli atleti, risultati e molto altro.
“E’ vero, oltre ai numeri nelle nostre manifestazioni c’è sempre molto altro.
Comunque, ai 16 atleti agonisti tra i quali spiccano Federico Morlacchi, Arjola Trimi, Alessia Berra, Fabrizio Sottile e Arianna Talamona, tutti protagonisti alle Paralimpiadi di Rio, si sono aggiunti in acqua due esordienti e 8 ragazzi del progetto della Polha di avviamento allo sport e del progetto di nuoto a scuola “Sport Si Può”. E proprio Alessia Berra, Arjola Trimi, Federico Morlacchi, Arianna Talamona con il giovanissimo Simone Barlaam hanno illuminato la piscina con una pioggia di record italiani assoluti. Senza dimenticare che il meeting valeva anche per qualificarsi ai Campionati Italiani Invernali che si terranno a Caserta l’1 e il 2 Aprile e per i Campionati Italiani Giovanili il 30 Aprile a Fabriano. Obiettivi centrati per
Gratificante è stata inoltre la vicinanza dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Laura Cavallotti, e di sostenitori importanti come la Santhera Pharmaceuticals”.
La Polha è sempre più famiglia. Ritrovi abituali e cene in sede, figli che per svolgere al meglio le rispettive attività sono costretti ad “emigrare”.
“Da quando abbiamo una sede tutta nostra, inaugurata ormai sette anni fa, lo spirito di appartenenza è davvero cresciuto. Ovvio che alla carenza di strutture nella nostra provincia dobbiamo far fronte come possiamo. Gli atleti di alto livello hanno necessità che dobbiamo cercare altrove. Ecco perché dobbiamo rassegnarci a vedere i nostri nuotatori della Nazionale allenarsi a Milano. Ma con loro e con tutti gli altri ragazzi del kayak, dell’atletica, dello sledge hockey, della bocce, del tennis tavolo, dell’handbike e di ogni altra nostra attività più e meno sperimentale ogni occasione di ritrovo diventa una festa.
Ultima in ordine di tempo quella in cui abbiamo riabbracciato i nostri eroi reduci da Rio dove hanno conquistato medaglie e ammirazione”. (la foto del titolo è di Vito L’Abbate)
La Polha è famiglia
