Fin da subito, ormai 41 anni fa, nei pensieri di Vincenzo Muccioli sulla collina di San Patrignano lo sport aveva un posto sicuro nel percorso che intendeva dedicare alle persone con problemi di dipendenza. Per dar sfogo ai malesseri quotidiani anche solo facendole camminare per farle sudare, arginando l’astinenza dalle sostanze. Quel pensiero si concretizzò strada facendo per arrivare negli ultimi anni a svilupparsi con diversi discipline: calcio, basket, pallavolo ed una squadra di maratoneti che ha come obiettivo la partecipazione alla maratona di New York.
“Ovviamente senza ambizioni di vittoria! – dice Fabio Ferretti, uno
All’interno della Comunità le squadre sono un ottimo strumento, utile al percorso dei ragazzi per il confronto con gli altri che si genera in 
Parlano tutti di quanto lo sport sia efficace per imparare il rispetto delle regole ma nella società tutto questo apprendimento non si vede granché. A Sanpa?
“Comincio col dirti che a San Patrignano le regole si imparano prima. Poi si accede allo sport. Ovviamente chi arriva da noi è libero alla sera di praticare lo sport che preferisce nelle strutture che abbiamo, all’interno del proprio settore e insieme ai compagni. Qui emergono da subito le prime problematiche che vengono prontamente affrontate dalle diverse figure professionali. Poi, generalmente intorno all’anno mezzo/due il ragazzo, andato via via strutturandosi, se ha talento ma soprattutto la volontà di andare oltre, ha la possibilità di far parte di una delle nostre squadre sportive. Le squadre escono dalla Comunità e quindi mettono i ragazzi alla prova con tutto ciò che capita in una partita vera, dall’insulto, alla provocazione, al fatto di essere considerati atleti indipendentemente dalla storia di ognuno, di esser 
Quanti ragazzi hanno memoria di quanto hanno trovato in un salva vita come San Patrignano?
“Da quando sono a San Patrignano tutti i ragazzi che ho visto uscire al termine del percorso di recupero sono tornati a trovarci. Chiaro che dipende da dove decidono di stabilirsi. Per chi è rimasto in Emilia Romagna è facile vedersi più di frequente o vederli tra il pubblico alla partite anche se usciti da oltre dieci anni. Qualcuno è ancora con noi nelle diverse squadre o partecipano con noi alla Maratona di New York. Se come si dice il mondo sta cadendo a pezzi, a San Satrignano siamo soliti raccogliere i cocci e aiutare i ragazzi a tornare ad essere vasi meravigliosi, persone che vivono il dono splendido della vita”.
info: Comunità San Patrignano
