I quattro giorni a Perugia sono volati via ma quello che hanno donato, insegnato e ricevuto i 22 bambini ciechi o ipovedenti protagonisti rimane, generando un punto di partenza che aggiunge numeri, forza e voci al primo Camp organizzato 
Se la stella polare di entrambe le iniziative è stato il campione di sci nautico paralimpico Daniele Cassioli, con la sua squadra diretta dal tecnico Giulia Chiara Castiglioni in stretto contatto con le padrone di casa Francesca Piccardi e Serena Bruno del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Assisi, il motore è stato fatto girare a gran ritmo da genitori, operatori e volontari arrivati da ogni parte 
“I miei genitori hanno cresciuto un bambino non un cieco”, ripete spesso Cassioli. Questo si è respirato a Tirrenia, questo si è ripetuto a Perugia dove chi c’era ha toccato con mano l’iniziativa voluta in primis da genitori che si sono messi a capo di una rete del dare prima di ricevere che ha funzionato a beneficio di bambini portatori sani del fare prima di chiedere.
Atletica Libertas Arcs Perugia, Piramis onlus, Comune di Perugia, 
Ogni momento resta come ogni prima volta. Forse quella più illuminante è stata quella di Alessandro, nato cieco con disabilità aggiuntive. Luigina lo affianca nelle sue conquiste quotidiane. Il primo giro di pista di Alessandro nello stadio di atletica “Santa Giuliana” di Perugia ha insegnato e contagiato tutti.
