Con la festa in un clima estivo avvolta in uno scenario unico come quello che circonda il Rifugio Boch di Madonna di Campiglio,
Dal primo appuntamento in gennaio, a Sestola, tradizionalmente riservato a giovanissimi con spina bifida, alle successive tappe all’Abetone, due volte a Folgaria, Tonale, Roccaraso, Canazei, Bormio, Alta Badia fino al gran finale di Madonna di Campiglio, l’associazione varesina che vanta la stretta
Maestri, operatori, dimostratori seduti e non ultimi i volontari coordinati dal responsabile tecnico Nicola Busata hanno accolto e accompagnato sulle piste un numero record di aspiranti o più esperti sciatori con ogni disabilià motoria, unitamente a famigliari, volontari e simpatizzanti in numero ormai stabilmente intorno alle mille persone.
“Ormai crediamo non si debba più precisare che la nostra attività si svolge in ambienti con spazi che favoriscono integrazione e lo sport per tutti – il pensiero di Nicola Busata – La collaborazione con la Polizia di Stato è garanzia di sicurezza e assistenza che si unisce alla nostra esperienza ormai ultra ventennale in tema di monosci, sviluppo di materiali e ausili, formazione e insegnamento.
Chi arriva allo ski tour difficilmente si allontana, ferma restando la nostra filosofia dell’avvicinare la persona con disabilità allo sci con l’obiettivo primario di insegnare autonomia e divertimento affinchè possa sciare dove, quando e con chi vuole.
Da tempo le sedi prescelte per ospitare una o più tappe del nostro ski tour crescono insieme a noi in attenzione e migliorie utili a chiunque.
Una caratteristica che ci rende unici, sempre più apprezzata anche all’estero visto il riscontro di una delle due tappe di Folgaria riservata a giovani provenienti dall’ Inghilterra”.
Le condizioni climatiche di una stagione invernale con sempre meno neve sembrano favorire il passaggio della Freerider Sport Events dalla neve a quella diventata negli ultimi anni l’attività estiva concentrata sul wakeboard, anche in questo caso diventata grande, relativamente alla partecipazione, in tempi rapidissimi.
“Il segreto è lo stesso di sempre – interviene il Presidente di Freerider Sport Events Giulio Broggini – la passione con cui abbiamo fondato la nostra associazione ormai vent’anni fa e il saper far squadra per crescere come operatori ma soprattutto come persone. Abbiamo iniziato con tanti sogni, siamo cresciuti realizzandone e condividendone molti.
