A Varese, il primo progetto di attività motoria per persone con disabilità, nasce nel 1975. Pinuccia Colombo, del Soroptimist, da vita ad un comitato composto da rappresentanti del Rotary Club Varese, Rotary Club Verbano, Lions Club Varese Host, Lions Club Sette Laghi, Soroptimist Varese e Panathlon Club International Varese. Il coordinamento del comitato è a cura della dott.ssa Erminia Bulgheroni Moroni, primario del reparto di terapia fisica e riabilitazione dell’Ospedale del Circolo di Varese. La prima disciplina proposta è il nuoto.
La piscina è quella della Robur et Fides. Nel 1982 alcuni giovani, con l’appoggio del prof. Giacinto Zoccali, fondano l’Associazione Polisportiva Handicappati Varese, l’attuale Polha Varese, dalla quale nasceranno in seguito diverse società: la prima nel 1984 quando i giovanotti Carlo Marinello, Alessio Crema, Antonio Bazzi, Giorgio Pedraccini e Paolo Tiziani si ritrovano nella palestra del Liceo Scientifico di Varese per imparare a tirare a canestro seduti su sedie rimediate da un’aula dell’Istituto. Con loro c’è il prof. Nino Cescutti, docente del Liceo ed ex campione della Pallacanestro Ignis, di fatto il primo tecnico della neonata squadra di basket in carrozzina varesina. Stimolato dai rapidi progressi dei suoi allievi Cescutti organizza una raccolta fondi tra colleghi e studenti.
Il ricavato viene utilizzato per comprare le prime 5 carrozzine della neonata Handicap Sport Varese. Sempre nell’84, il Centro di Formazione Professionale ed Inserimento Lavorativo (CFPIL) della Provincia di Varese inizia a promuovere attività sportive per i propri allievi e per gli ex-allievi, con l’obiettivo di avvicinare allo sport i disabili intellettivi e incentivare il valore e l’importanza della pratica delle discipline anche per le persone con disabilità intellettiva. Per fare questo, il CFPIL aderisce inizialmente alla Phola, dove Anna Sculli, come volontaria, gestisce le attività del gruppo degli intellettivi, e dove resta fino al 1991, anno di nascita della prima società sportiva per disabili intellettivi relazionali in provincia di Varese: l’A.S.A., Associazione Sportiva Anffas, presieduta da Cesarina Del Vecchio.
Oltre alle diverse realtà, sono in continua crescita le cooperative e le comunità sul territorio provinciale che alle attività lavorative e ludiche uniscono quella sportiva. Pochi anni più tardi inizia l’opera di integrazione degli studenti disabili nelle attività sportive scolastiche.
I primi seminari e corsi formativi per i docenti di educazione fisica si svolgono tra il 1995 ed il 1996, per volontà di Giuseppe Solerte e del suo successore Anna Maria Dominici, organizzati dal coordinatore di educazione fisica del Provveditorato agli studi provinciale Domenico Zagonia in collaborazione con Linda Casalini, Adriana Rizzi, l’assessore provinciale Dino Boselli e dal suo successore Hans Peter Orlini. L’atleta varesino certamente più popolare, amputato di un arto inferiore, è Fabrizio Macchi.
Tre partecipazioni alla maratona di New York, atleta di spicco nel canottaggio e nello sci, nel 1998, spinto dal prof. Enrico Arcelli e dal preparatore atletico Moreno Martinelli, Macchi diventa un corridore professionista collezionando risultati di livello internazionale e titoli italiani in serie, partecipando inoltre a tre edizioni delle Paralimpiadi: Sidney 2000, Atene 2004, dove conquista una medaglia d’argento, e Pechino 2008.Sulla sua torta ricca di maglie tricolori e risultati di prestigio, spicca una ciliegina iridata: la medaglia d’oro nella crono ai campionati del mondo del 2009 a Bogogno (NO). Tre partecipazioni alla Paralimpiadi può vantarle anche Marco Re Calegari, anch’egli atleta polivalente, amputato di entrambi gli arti inferiori. Nel suo ricco curriculum spiccano le presenze nelle gare di atletica leggera a Barcellona ’92, Atlanta ’96 e Sidney 2000, oltre alla prima medaglia azzurra nell’adaptive rowing – il canottaggio adattato per disabili – l’argento conquistato ai Campionati del Mondo del 2005 a Gifu, in Giappone.
La prima presenza varesina ad una Paralimpiade estiva è invece di Giovanni Alianelli, protagonista nell’atletica leggera a Los Angeles nel 1984, mentre la prima partecipazione all’edizione invernale è quella di Ambrogio Magistrelli nel 2006 a Torino. Con Marco Recalegari, Magistrelli è un giocatore e capitano dell’Armata Brancaleone, la rappresentativa lombarda di sledge hockey (hockey ghiaccio su slitta) costituitasi a Varese nel 2003 grazie all’impegno della presidentessa della Polha Varese Daniela Colonna Preti, a sua volta promossa sul campo team manager della nazionale azzurra alle Paralimpiadi di Torino 2006 e Vancouver 2010. L’avventura alle Paralimpiadi la vivono anche: Rodolfo Rossi, atletica leggera, a Seul 1988, Alberto Borello, atletica leggera, ad Atlanta 1996 e Silvana Vinci, ciclismo, a Pechino 2008. A livello organizzativo, nella primavera del 1999 la Polha Varese mette in scena una manifestazione internazionale, a cadenza biennale, denominata “3 Ruote Intorno al Lago”. Si tratta di una mezza maratona per carrozzine olimpiche, alla quale, nel corso degli anni, si aggiungono le gare riservate a corridori e tandem. Nelle edizioni del 2003 e del 2005 fa la sua apparizione l’handbike, una carrozzina con due ruote posteriori ed una anteriore, dotata di due pedali all’altezza del petto dell’atleta, spinti con le braccia. Sempre la Polha Varese, è la società che nel 2003 propone il Progetto “Tuttinbarca”, in collaborazione con i Ciechi Sportivi Varesini e le società di canottaggio di Varese e Gavirate, un progetto che permette la nascita di una vera e propria scuola di canottaggio e di kayak per disabili e non vedenti (il primo passo dell’adaptive rowing in Italia). Sempre alla Polha, nella persona del presidente Daniela Colonna Preti, la Provincia di Varese affida dal 2004 l’organizzazione del progetto “Sport si Può”, corsi di nuoto per studenti e adulti dei Centri Socio Educativi.
Il 2005 è l’anno della costituzione di una nuova realtà rivolta a persone con disabilità intellettiva relazionale. Anna Sculli ed un gruppo di genitori fondano l’APD Vharese
Già presente alle Paralimpiadi di Atene 2004, ma solo in forma sperimentale, l’handbike fa il suo esordio ufficiale tra le discipline paralimpiche a Pechino nel 2008. L’unica società varesina con una sezione handbike è la Polha, forte di Natasha Isler (già campionessa d’Italia nel 2003 e medaglia di bronzo ai mondiali del 2007 nella cronometro a squadre) Marco Re Calegari, Marco Milanesi, Domenico Vinci, Ivan Ghironzi, Igor Stella, Fabrizio Forzinetti, Giuliano Gattere, Fabio Cortelezzi, Pierino Dainese, Riccardo Giani, Ambrogio Magistrelli e Oliviero Tribba. Vanto del movimento dello sport disabili in provincia di Varese è il Centro Tecnico Federale e Internazionale dell’adaptive rowing. Legittimo riconoscimento al lavoro svolto da Paola Grizzetti, capace di caricarsi sulle spalle l’attività agonistica di un settore nato dal nulla, supportata con mezzi e strutture dalla sua società d’appartenenza, la Canottieri Gavirate, che riesce a qualificare alle Paralimpiadi di Pechino 2008 una imbarcazione per ogni specialità prevista, con atleti provenienti da diverse società italiane: prestigioso traguardo condiviso nel mondo solo con gli Stati Uniti. A questo traguardo segue una data storica. Nel tardo pomeriggio dell’11 settembre 2009, il 4 con azzurro, composto dall’ipovedente Daniele Signore (Flora Cremona), Luca Agoletto (Aniene Roma), Paola Protopapa (Aniene Roma), la non vedente milanese Graziana Saccocci e la guida varesina Alessandro Franzetti – quest’ultimi tesserati per la Canottieri Gavirate – conquistano la medaglia d’oro, lasciandosi alle spalle Gran Bretagna e Stati Uniti.
La Canottieri Gavirate è una società sportiva, imitata da altre società remiere varesine, che tessera senza distinzione atleti normodotati e disabili: l’integrazione non è più un sogno. Nel nuoto, tra gli intellettivi spiccano le quote rosa, con Sara Ghiselli, pluricampionessa e nazionale azzurra anche nello sci alpino, insieme a Barbara Gandini, entrambe dell’A.S.A.. Federico Morlacchi ed Emanuele Parolin sono invece le giovanissime promesse del settore nuoto della Polha.
Di storia in storia. Di sogno in sogno. Quello di Claudio Carelli è di formare una squadra di wheelchair hockey in provincia di Varese. Stanco dei continui trasferimenti a Monza, per allenamenti e partite, Claudio contamina con il suo entusiasmo famigliari e amici. L’occasione gli viene data da un torneo dimostrativo che la UILDM provinciale organizza nel 2003 nella palestra di Besnate. La UILDM è l’associazione che lotta contro la distrofia muscolare. Wheelchair hockey è la disciplina praticata dai distrofici seduti su carrozzine a motore, armati di mazza e pallina. Al momento di iniziare la partita a ranghi misti tra i giocatori dello Sharks Monza, i giocatori non sono sufficienti. Presenti tra il pubblico ci sono quattro ragazzi curiosi di conoscere la particolare disciplina: Tiziano Fattore, Annamaria Cremona, Luca Mercuri e Gianfranco Santeramo. In quel momento c’è la svolta, Carelli capisce che il suo sogno è ad un passo dal diventare realtà. Ai cinque pionieri si aggiunsero in breve tempo Michele Sanguine, Fabio Mantiero e Matteo Mutti.
Primi germogli degli Skorpions Varese. E’ fatta! Primi tornei, primi insuccessi, prime vittorie e poi l’esordio nel campionato nazionale che termina con una sorprendente terza piazza. E’ solo l’inizio.
La rosa degli Skorpions è oggi composta da 12 giocatori. Nella bacheca, “gli scorpioni” collezionano 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. Claudio Carelli è inoltre il capitano della nazionale italiana diretta dal varesino Luca Maino, in cui giocano anche Tiziano Fattore, Annamaria Cremona e Fabio Mantiero, ormai stabilmente ai vertici del Wheelchair Hockey europeo.
Nella loro attività organizzativa i Ciechi Sportivi hanno trovato inoltre collaborazioni importanti da parte di società ciclistiche quali la Fagnano Velomax, la C.C. Cardanese, la S.C. Alfredo Binda, la S.C. Carnaghese, la S.C. Caravatese e dal giornalista Sergio Gianoli, presidente dell’Associazione Amici del Ciclismo di Gavirate, nel curare eventi di prestigio. Tra questi ricordiamo: una prova del Grand Prix Nazionale sul lungolago della Schiranna nel 1999, i campionati italiani su pista al Velodromo Franco Ossola di Masnago e una prova del Grand Prix nazionale a Gallarate nel 2000, i campionati italiani su strada a Crenna di Gallarate nel 2004, quelli su pista al Velodromo Luigi Ganna di Masnago nel 2007 ed infine, nel 2008, i campionati italiani a cronometro, su pista a Masnago e su strada in centro città. Tra gli atleti non vedenti si distingue il gallaratese Daniele Cassioli, pluricampione europeo e mondiale di sci nautico nello slalom e nelle figure (di cui detiene il record del mondo con 1310 punti), nominato atleta disabile dell’anno 2009, 2010 e 2012 dall’ International Disabled Council. Il non vedente varesino Ambrogio Marzoli è vicecampione europeo di remergometro (canottaggio indoor) nel 2003. Il 2008 è l’anno dell’affiliazione del ciclismo del Comitato Paralimpico alla Federazione Ciclistica Italiana. Nell’ultimo biennio in provincia di Varese vengono alla ribalta due nomi nuovi subito proiettati nell’orbita del ciclismo azzurro: Massimiliano Mesiti e Angelo Maffezzoni, rispettivamente campione d’Italia nel 2007 e nel 2009. Nell’estate del 2009, a Olgiate Olona, si svolgono i campionati italiani di ciclismo in linea e di handbike a cronometro, organizzati dall’associazione “Amici del Gamba”.
Pochi mesi prima il veterano Ambrogio Magistrelli è tra i protagonisti con la nazionale azzurra di sledge hockey, qualificatasi in largo anticipo alle paralimpiadi invernali di Vancouver 2010. Nel 2011 Varese ritrova la sua squadra di basket in carrozzina la cui attività si era ridotta nel corso degli anni a semplice divertimento. Grazie all’interesse del Consorzio Varese nel Cuore, la Pallacanestro Varese adotta l’Handicap Sport iscrivendo la squadra, largamente rinnovata e ringiovanita, al campionato di serie B.
La sfida lanciata dalla FISA (federazione mondiale del canottaggio) di portare alle Paralimpiadi di Londra gli atleti con disabilità intellettiva trova pronte solo poche nazioni. L’Italia è tra queste.
I nostri atleti conquistano due medaglie d’argento ai mondiali del 2009, una d’argento nel 2010, una di bronzo nel 2011. Sempre nel 2011, nei “Global Games” di remoergometro, arrivano due argenti e due di bronzi. Grandi prestazioni vanificate dalla FISA che ad un anno dalle Paralimpiadi ritorna sui suoi passi accantonando l’idea di comprendere nelle gare londinesi anche quelle riservate agli intellettivi. Il 29 agosto 2012, nello Stadio Olimpico di Londra, la cerimonia d’apertura da il via alle XXIV Paralimpiadi.
Tra i 92 azzurri paralimpici in gara ci sono i nuotatori Federico Morlacchi e Fabrizio Sottile, il cestista Nicola Damiano, il commissario tecnico dell’adaptive rowing Paola Grizzetti e il timoniere Alessandro Franzetti. Nell’edizione epocale della Paralimpiadi definite come un ritorno a casa dei giochi per le persone con disabilità, la spedizione azzurra, nella quale brilla la stella Alex Zanardi, va oltre ogni più rosea previsione collezionando 28 medaglie (9 oro, 8 argento, 11 bronzo). Al rientro in Italia, oltre a tris di medaglie di Morlacchi e ai due record nazionali di Sottile, Varese festeggia il quinto posto del 4con timonato da Alessandro Franzetti, unico superstite dell’equipaggio medaglia d’oro a Pechino 2008. Invece, nessuna voglia di far festa da parte di Fabrizio Macchi. Il corridore paralimpico varesino annunciato protagonista a Londra viene fermato alla vigilia della partenza per la capitale britannica dalla Federazione Ciclistica Italiana per i contatti avuti cinque anni prima con il medico inibito Michele Ferrari.
Pochi giorni dopo la cerimonia di chiusura il Tribunale Nazionale Antidoping del CONI decide il proscioglimento in quanto: “all’epoca del fatto, circoscritto al 2007, così delimitata l’imputazione, l’atleta Fabrizio Macchi non era tesserato né poteva esserlo ed era, pertanto, necessariamente non assoggettato all’ordinamento sportivo del CONI, assolve il medesimo dall’addebito ascrittogli perché il fatto non costituisce illecito disciplinare”. Il 2012 si conclude con la conquista del Velo Club Sommese, presieduto da Silvio Pezzotta, del titolo di Società campione d’Italia di handbike.
POLHA VARESE (CIP) 1982
Via Valverde n.17/19, 21110 VARESE. Tel. 0332 229001- 338 8161363.
Discipline: atletica leggera, tiro a segno, ciclismo, equitazione, ginnastica, handbike, sledge hockey (hockey ghiaccio su slitta), kayak, nuoto, sci, tennis tavolo, tiro con l’arco.
Sito internet www.polhavarese.org
A.S. HANDY SPORT VARESE (CIP) 1984
Piazza XXV Aprile n. 3, 21049 TRADATE. Tel. 0331 810140 – 339 3235466. Disciplina: basket in carrozzina.
Email: info@hsvarese-basket.it
CIECHI SPORTIVI VARESINI (CIP) 1990
Via Mercantini n.10, 21100 Varese. Tel.0332 260348. Discipline: sci alpino, sci nautico, karate, pattinaggio su ghiaccio, bowling, subacquea ed ippoterapia le amatoriali, mentre quelle del settore agonistico sono sci nordico, ciclismo (tandem), nuoto, canottaggio, corsa su strada, educazione equestre.
Email: info@ciechisportivivaresini.it
Sito internet www.ciechisportivivaresini.it
A.S.A. VARESE (FISDIR) 1991
Via Cairoli n.13, 21100 Varese. Tel. 0332 326574. Discipline: Nuoto, sci, calcio.
E-mail: info@anffasvarese.it
P.A.D. – CUFFIE COLORATE (FISDIR) 1995
Via A. Costa n.29, 21052 Busto Arsizio. Tel. 0331 629815-340 8685800 – 347 3233830. Discipline: nuoto, calcio.
E-mail: cuffiecolorate@tiscali.it
Sito: www.cuffiecolorate.it
CENTRO IPPICO RONCO DI DIANA (SOI) 1990
Via Beltrami n. 30, 21010 Arsago Seprio. Tel.0331 768218. Disciplina: equitazione.
E-mail: roncodidiana@tin.it
A.P.D. VHARESE (FISDIR) 2005
Discipline: atletica leggera, basket, calcio, nuoto, bocce, sci.
E-mail: vharese@libero.it
A.S. CANOTTIERI GAVIRATE (FIC) 2006
Via Cavour, 21026 Gavirate. Disciplina: pararowing.
Tel 0332 744540.
E-mail: info@canottierigavirate.com
Sito: www.canottierigavirate.it
WHEELCHAIR HOCKEY SKORPIONS VARESE (FIHW) 2003
Disciplina: wheel chair hockey (hockey in carrozzina elettrica).
E-mail: silverhawk@tin.it
Sito: www.skorpionsvarese.com
VELO CLUB SOMMESE (FCI) 2011
Piazza Vittorio Veneto 6, Somma Lombardo. Tel. 0331255645. Disciplina: handbike.
E-mail: pex1954@libero.it
RARI NANTES SARONNO (FISDIR) 2008
Via Miola 5, 21047 Saronno. Disciplina: nuoto. Tel. 02 96288252.
Email: info@rarinantessaronno.it
Sito: www.rarinantessaronno.it
MALNATE & SPORT – LA FINESTRA (FISDIR) 2009
Via G. Di Vittorio, Malnate. Tel. 0332 428604. Discipline: basket, nuoto.
Sito internet: www.malnatesport.com
Email: info@malnatesport.com
G.S. ENS VARESE (FSSI)
Via Avegno, 8 -21100 Varese Tel. +39 389 9592973. Discipline: calcio, basket, sport invernali, mountain bike
E-mail: gsensvarese@fssi.it
Federazione Sport Sordi Italia: info@fssi.it
Altre Società varesine affiliate al Comitato Italiano Paralimpico
Canottieri Varese: www.canottierivarese.it
Canottieri Monate: canottierimonate@libero.it
Canottieri Luino: info@canottieriluino.it