Assoluti di atletica paralimpica. Italia chiama Tokyo forte e chiaro

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La grande attesa per questa prima giornata di gare agli Assoluti di Concesio è stata totalmente ripagata. Per celebrare l’ultimo importante appuntamento dell’Atletica paralimpica prima delle Paralimpiadi di Tokyo, sono arrivati sette primati italiani e prestazioni di notevole fattura tecnica.

Su tutto però vince lo strepitoso rientro alle competizioni di Assunta Legnante. Dall’operazione al tendine di Achille risalente ad ottobre, ai lunghi mesi di stop e riabilitazione, al recente ritorno in pedana in allenamento, la bicampionessa paralimpica del getto del peso F11 manda un messaggio forte e chiaro alle avversarie che incontrerà ai Giochi giapponesi. La sua serie di lanci, iniziata con 13,35, va in progressione (13,67 – 14,71 – 14,93 – 14,92) fino ad assestarsi alla misura straordinaria di 15,25, con la quale conquista agilmente l’ennesimo titolo tricolore ed il primo posto del ranking mondiale stagionale. La quattro volte oro iridato dice: “Sono felicissima di questo rientro e sono soddisfatta della misura che rispecchia perfettamente quanto sono riuscita a fare in allenamento. È stato certamente un percorso molto lungo, ho avuto buone sensazioni in pedana ma è nel disco di domani che voglio verificare la mia vera condizione”.

Con lo sguardo sempre puntato alle Paralimpiadi, la sfida a tre dei 100 femminili T63 si conclude a favore della primatista mondiale Ambra Sabatini (Fiamme Gialle). La sprinter toscana chiude con un crono sub-15 (14.87) e, dopo il titolo indoor di gennaio, diventa la nuova campionessa assoluta outdoor battendo la pluridecorata compagna di squadra Martina Caironi (15.02 per lei e un piccolo inciampo a metà rettilineo) e la portacolori della Studentesca Rieti Milardi Monica Contrafatto (15.22). Mentre Tokyo aspetta, l’Italia inizia già a sognare un podio tutto tricolore.

Se tra le donne l’argento iridato Oxana Corso non incontra alcun problema nei 100 T35, suoi con un buon test da 15.94, è lo sprint a livello maschile a regalarci nuove sorprese con un risultato da favola da parte di Maxcel Amo Manu. Il velocista della Francesco Francia, alla sua seconda gara ufficiale dopo il Grand Prix di Jesolo, mette a segno un record nazionale che sarà a lungo ricordato nella categoria T64: un 11.12 che lo proietta già sotto i riflettori mondiali e disegna il futuro azzurro. Simone Manigrasso (Fiamme Gialle), numero uno italiano nella specialità, assente a Concesio per l’infortunio in gara agli Europei di Bydgozscz, e Riccardo Cotilli (Sempione 82), bronzo nei 100 T64 polacchi e qui secondo in 11.67, da oggi troveranno un degno avversario con cui confrontarsi a livello internazionale.

Il bronzo continentale dei 100 T63 Alessandro Ossola (Fiamme Azzurre) guadagna un nuovo titolo tricolore in 12.79 davanti al compagno di club e membro di UniCredit FISPES Academy Lorenzo Marcantognini (15.26). Lo sprinter biamputato Davide Morana, siciliano residente in Spagna, esulta al traguardo con il PB di 12.09, mentre nella categoria T44 Emanuele Di Marino(Fiamme Azzurre) si appropria dell’ennesimo oro assoluto con 12.20. Nella corsa in carrozzina continua invece a migliorarsi Nicholas Zani (Sempione 82) che firma la migliore prestazione italiana dei 100 T33 di 23.29.

Nei 400 T47 il giovane pluridecorato e bronzo europeo in carica Riccardo Bagaini (Sempione 82) fa registrare un nuovo tempo sub-51 con una buona prova da 50.81, e Raffaele Di Maggiotaglia il traguardo per primo in 50.36 davanti ai rivali T20. In campo femminile Valentina Petrillo (Omero Bergamo), quinta in Europa, vince sul giro di pista T13 in 1:01.09, sconfiggendo a distanza il talento dell’Academy Margherita Paciolla (1:13.14).

Nel mezzofondo Laura Dotto (Oltre) dà prova della sua ottima forma dopo la prima esperienza in azzurro in terra polacca, tanto da vincere la sua gara dei 1500 T20 con il primato assoluto di 5:08.16.

Nei concorsi in proiezione Tokyo, l’argento mondiale e paralimpico del disco F11 Oney Tapia (Fiamme Azzurre) fa fatica a trovare buone condizioni di lancio, ma i due tentativi buoni (il terzo e il sesto) registrano misure superiori ai 40 metri (42,08 e 40,69). Nella categoria F64 il discobolo Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) è oro tricolore con l’attrezzo che atterra a 43,42.

Tra gli altri lanciatori emerge invece Stanislav Ricci (Francesco Francia) che ritorna ad sulle sue misure dopo l’esperienza all’Europeo viziata da un leggero infortunio. Dopo due anni il giavellottista F63 supera di 49 centimetri il limite nazionale che già gli apparteneva e lo fissa a 47,49.

Pietro Suma (Paralimpico Difesa) realizza il primato italiano del peso F57 a 8,93, mentre il compagno di club Giuseppe Campoccio si laurea campione d’Italia nel peso F34 con la misura di 9,34.
Con un lancio da 21,02 è invece Juan Ramos (Polha Varese) a firmare la migliore prestazione tricolore del disco F41.
Per il lungo femminile T11 Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano) atterra a 4,53 migliorandosi di 4 centimetri rispetto al salto che gli ha regalato il bronzo europeo a Bydgoszcz, e guadagna così il secondo tricolore della giornata dopo i 100 di questa mattina terminati in 13.52.

Tra gli uomini, con l’assenza precauzionale di Roberto La Barbera (Pegaso), il bronzo continentale T44-64 Marco Cicchetti non fa meglio di 6,32 ma il risultato è sufficiente per salire sul più alto gradino del podio. Irbin Vicco (Pohla Varese) è secondo con 5,92, mentre l’atleta T63 Marco Pentagoni (Dilettantistica Novara) piazza l’unico salto utile a 4,68. È comunque l’ex primatista italiano dello sprint T47, oggi anche lunghista, Samuele Gobbi (Veneto Special Sport) a centrare il record assoluto di categoria a 5,49.

Domani l’ultima giornata di gare inizierà alle 9:30.
Diretta streaming sul canale Facebook di FISPES.

Foto Michele Maraviglia/FISPES
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