Parigi 2024. Giuliana e Rosa, lacrime d’oro per un domani radioso

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L’Italia paralimpica continua la sua raccolta di medaglie a Parigi arrivando a quota 15 grazie al nuoto ai due argenti di Carlotta Gilli nei 400 stile S13 e a Francesco Bettella nei 50 dorso S1.

Ma oltre alle medaglie, a brillare nella terza giornata di gare sono stati due gioielli azzurri: Giuliana Chiara Filippi, trentina, tesserata G.S. Paralimpico Difesa, Atletica Rotaliana e in squadra con art4sport nel progetto Fly2Paris, nel salto in lungo T64. Rosa Efomo De Marco, palermitana, G.S. Paralimpico Difesa, nel Badminton SU5. 

Due scriccioli rispettivamente di 19 e 23 anni  alla loro prima Paralimpiade, in gara più con se stesse che con le avversarie per tutto quello che hanno trovato e scoperto nello scenario magico parigino.

Giuliana sulla pista del faraonico “Stade de France” nel frastuono di un pubblico che fino ad oggi aveva solo sognato, Rosa in una Arena Porte de La Chapelle altrettanto calda, con 8000 persone che al termine della sua avventura le hanno dedicato un lungo applauso fino al suo rientro nello spogliatoio.

Giuliana nata con una gamba più corta, Rosa con una mano. Nessun “senza”.
Giuliana, portatrice sana di determinazione arrivata all’atletica grazie al suo professore di ginnastica delle medie, protesi dopo protesi sta costruendo il suo bagaglio d’atleta nel salto in lungo e nei 100 metri.

Medie fatali anche a Rosa per la scoperta del Badminton.
“Quando ho pensato di dare un nome a questo esordio paralimpico di Rosa m’è venuto spontaneo leone! – Racconta il Direttore Tecnico del Badminton azzurro, Enrico Galeani – Gliel’ho ripetuto più volte durante gli incontri e un leone lo è stata dando molto più di quanto prometteva, costringendo le sue più esperte e titolate avversarie ad impegnarsi al limite per avere la meglio”.

“Sono molto contenta e triste allo tempo – dice Rosa – Il retrogusto amaro non mi toglie le emozioni che ho vissuto in questa fantastica esperienza. Pubblico incredibile e avversarie fortissime. Bellissimo!”

E’ risaputo che le Paralimpiadi sono uno stimolo unico per chi le guarda dal vivo e in tv.

“Orgogliosa di esserci con la mia storia e il mio impegno. Con lo sport mi sono messa in discussione fino al punto di lasciare la mia Palermo per vivere la mia vita di atleta al Centro Federale di Santa Marinella. I ragazzi devono provare, sperimentare, fuggire dalla comfort zone. Solo così si può scoprire tutto ciò che la vita propone per scegliere e decidere cosa si è in grado di fare”.

I risultati di Giuliana e Rosa sono numeri, le loro lacrime oggi amare sono oro, la loro determinazione un esempio per chi ancora aspetta quella scintilla per…uscire, cercare, provare, sperimentare e sognare quello che per due scriccioli azzurri è già diventata una fantastica realtà ricca di emozioni e traguardi.

Info: Comitato Italiano ParalimpicoParalimpiadi 2024