

“In seguito, partendo da quell’input, mi è venuto in mente di trasformare questa sfida in un movimento collettivo, in cui coinvolgere aziende lungimiranti in un progetto sociale che promuovesse lo sport e mirasse a sostenere le associazioni che aiutano i paratleti”.
Conclusa l’esperienza di “Dash to Paris” illuminata da ‘Yoko’ con la sua medaglia d’argento nel triathlon, Plebani ha rilanciato l’idea riunendo vecchi amici e imbarcando nuovi compagni di viaggio che insieme hanno trasformato i quasi 500 km tra Monza e Cortina, passando per Bormio, Santa Caterina in Valfurva, Ponte di Legno, Molveno, Madonna di Campiglio, Corvara, in un percorso di solidarietà, coraggio e condivisione. Un cammino dove lo sport diventa un linguaggio comune, capace di unire chi ha appena noleggiato una bici a chi pedala da una vita, chi corre per qualche chilometro a chi scatta senza fatica, chi osserva dalla riva e chi si tuffa nell’acqua gelida del Lago di Molveno.

Un’esperienza che accende energie nuove in ogni suo singolo partecipante e non solo,
che contagia, che avvicina. Un atto di generosità che prima ancora di aiutare gli altri,

“Oggi – riprende Plebani – siamo in grado di portare nelle aziende un messaggio di inclusione e valori importanti, raccogliendo tanta partecipazione, oltre ai fondi destinati alleassociazioni che operano in ambito paralimpico e parasportivo. Il nostro sforzo nella divulgazione di questo messaggio è costante e, grazie anche ai nostri ambassador e testimonial, conduciamo un lavoro quotidiano per aumentare l’attenzione verso il mondo paralimpico. Dopo “Dash to Paris” (25.000 persone coinvolte, 70.000€ donati in beneficenza) stiamo ora vivendo la bellissima esperienza di “Dash to Cortina”, con l’ambizione di coinvolgere sempre più persone in ‘Dash to Los Angeles2028’”.