Cuore batte fede. “Parolo” di Daniele Cassioli!

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Eccoci al bar dello sport nella stupenda cornice dell’Acqua Acetosa.
Sono qui per motivi professionali ma le emozioni di carattere umano non sono da meno. Durante le mie giornate sento parlare tantissimo di sport, di squadra, di allenamento;
tutte parole che fin da piccolo sono state così presenti nel mio vocabolario.
Ormai mi sento a casa qui perché tutte le persone che incontro si dimostrano disponibili e accoglienti.
Arricchimento umano dicevamo: sto aspettando Nicole e Leonardo con le loro famiglie che verranno a trovarmi per un saluto.
Nicole e Leonardo sono due bimbi che non fanno della vista la loro miglior qualità: sono svegli, intelligenti, giocosi e non vedono. Per essere precisi Leonardo non vede proprio nulla, mentre Nicole ha un residuo piccolo piccolo che le permette di leggere con l’ingranditore il computer, usare il telefonino e guardare le partite della Lazio.
Ebbene sì: mi tocca scrivere questa parola, proprio io che 24 ore prima ero in prima linea a godermi il poker della Roma alla Fiorentina!
Ma qui la fede non è importante, qui conta il cuore.
Attraverso il suo misero residuo Nicole riesce a percepire i suoi beniamini e quello che fanno in campo. Questa è una fortuna perché mamma Claudia e papà Gianluca sono tifosissimi, basti pensare che si sono conosciuti in curva nord.
Prima di venire a Roma pensavo che un calciatore della Lazio e della Nazionale io lo conosco! Ma cosa gli chiedo? Che gli racconto.
Le persone col cuore grande non aspettano che sia tu a chiedere, le persone col cuore grande si propongono e scendono in campo in prima persona, come fanno tutte le domeniche.
E’ stato proprio Marco Parolo, durante una nostra chiacchierata, a propormi di fare a Nicole e alla sua famiglia una sorpresa, un regalo immenso.
Ecco che, mentre passeggiavamo tra i vari campi sportivi, sbuca dalle retrovie, come un inserimento alla sua maniera, Marco Parolo con moglie e figlio, reduce dal suo poker personale calato a Pescara, il primo in carriera.
Fortunatamente nessuno è svenuto all’apparizione di Marco, in ogni caso io un avviso alla sicurezza l’avevo dato!
Ed ecco il bello: finalmente Nicole puo parlare con un suo beniamino!
Succede sempre a chi non vede: attraverso radio e televisione ti trovi a sentire quelle voci che parlano della partita, della condizione fisica o della moviola, le senti spesso e diventano voci talmente familiari che quelle persone ti sembra di conoscerle da sempre. Ma come sono fatti fisicamente? Sono alti, grossi, profumano, sanno abbracciare?
Questa è l’emozione che io ho provato quando per la prima volta ho incontrato i giocatori. Finalmente a quella voce che senti tutti i giorni puoi associare una persona in carne e ossa, in questo caso si tratta di Marco Parolo che Nicole può toccare e tempestare di domande qui davanti a me! Gli ha pure cantato l’inno della Lazio.
Quanta fatica si fa ad avere accesso ai centri sportivi delle squadre di calcio, quanta fatica per far comprendere che uno sportivo o più in generale un Vip ha mille sfaccettature del proprio personaggio che vanno ben oltre la pura popolarità.
Marco ha capito al volo questo aspetto.
Non se l’è fatto dire due volte e ci ha regalato un sogno.
A me ha dato la possibilità di far felice una bimba speciale e la sua famiglia.
A Nicole ha regalato uno di quei momenti che ti ricordi per sempre.
Sono sicuro che anche Marco e sua moglie Caterina si sono portati a casa qualcosa di buono dalla nostra serata e hanno potuto toccare con mano quanto di potente si può fare solamente accettando di abbracciare una piccola bimba speciale.