Scherma paralimpica: Brunati, un vento… che Sofia!

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È passata già più di una settimana, ma l’emozione dei miei primi campionati mondiali di scherma paralimpica è ancora vivida e indelebile nel mio cuore.
Ho ripreso la mia vita quotidiana, con tutti gli arretrati da recuperare la scuola è particolarmente impegnativa, ma al di là della fatica e della stanchezza momentanea,
i mondiali mi hanno “scombussolata” in maniera molto più profonda, ed estremamente positiva. Per me quella di Roma, all’Hotel Hilton di Fiumicino, dal 7 al 12 novembre,
è stata un’esperienza che mi ha affascinata.
L’atmosfera, rispetto alle altre gare internazionali a cui ho partecipato, era molto più elettrica e competitiva: sicuramente per noi italiani il mondiale in casa aveva un fascino particolare, e il grande tifo ha dato a tutti noi una spinta in più…la nazionale paralimpica è tornata a casa con ben 11 medaglie, 7 individuali e 4 per le gare a squadre, decisamente un ottimo bottino!
I miei piazzamenti in questo mondiale non sono entusiasmanti: oltre alla sfortuna di aver trovato subito nei gironi avversarie fortissime (molte delle quali sono arrivate a podio), mi mancano esperienza e capacità di gestire bene la tensione… in ogni caso sono soddisfatta di quello che ho fatto, sono contenta di averci provato.
Un’emozione completamente nuova è anche arrivata con la gara a squadre di spada. Da molti anni l’Italia non presentava la squadra femminile, per me e le mie compagne è stato veramente un onore e abbiamo cercato di sfruttare al massimo questa opportunità di fare esperienza e crescere come gruppo: siamo la squadra più giovane e sicuramente non ci manca l’entusiasmo, speriamo di poter crescere insieme!
All’Hilton si respiravano davvero grinta e competitività, ma c’era anche una grande unità e coesione tra noi connazionali e ci tengo a ringraziare tutti per avermi sostenuta e incoraggiata anche nei momenti di sconforto. Sono rimasta particolarmente colpita dalle parole di Giorgio Scarso, il presidente della Federazione Italiana Scherma, rivolte a me e alle altre “new entry” della nazionale: ci ha spronati ad avere fiducia e determinazione anche se per il momento non arriviamo a risultati brillanti, perché ne avremo l’occasione in futuro. Ci ha veramente fatti sentire parte integrante di questa grande famiglia che è la scherma paralimpica.
Dopo questo mondiale sono ancora più innamorata della scherma, mi sto impegnando seriamente e sento di essere migliorata. Un grazie va innanzitutto al mio maestro Mirko Buenza e a tutto il Team Italia, dai ct ai preparatori atletici, con i quali ho avuto la possibilità e l’onore di allenarmi a partire dalla scorsa stagione.
La strada è ancora lunga ma questa opportunità di crescita è una grande avventura che sono determinata a vivere al massimo!
Sofia Brunati
(Foto Augusto Bizzi)