Polha Varese: medaglie, gioie e pit stop senza far rumore

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In casa della Polha Varese ogni traguardo è una ripartenza e in ogni Consiglio direttivo più che di consuntivo si parla del chi deve fare cosa e come per gli impegni a venire. Per la storica realtà varesina fondata nel 1982 il tema “vacanza” non è previsto, nemmeno tra una pausa e l’altra degli eventi e dei campionati relativi ai suo nove settori. 

“Quello che emerge in ogni nostro consiglio – dice la presidente Daniela Colonna Preti – sono due aspetti veri valori aggiunti della nostra lunga storia: rispetto e amicizia. Siamo un consigliere per ognuno dei nostri settori più l’inossidabile segretaria e molto altro Marinetta Molinari. Essere sempre d’accordo su tutto è impossibile ma il momento del Consiglio è fondamentale per raccontarci le rispettive quotidianità con le eventuali difficoltà per poi condividere una linea che ci riporti sempre e comunque sulla strada che abbiamo scelto di percorrere: la promozione dello sport per persone con disabilità, con una vocazione particolare per l’avviamento dei principianti sostenendo i talenti determinati a coltivare ambizioni e realizzare sogni. Una strada per noi ricca di gioie e medaglie che anche nel nostro ultimo Consiglio in ordine di tempo sono state il tema principale”. 

In realtà l’ordine del giorno era davvero corposo ma fermiamoci alle ultime gioie sportive.
“Vado a memoria sperando di non dimenticare niente perchè in questi ultimi i mesi le occasioni per far festa sono state tante.
Nell’atletica Alina Simion ha sfiorato la convocazione nella Nazionale protagonista agli europei di Berlino. Nell’Italia quarta alle paralimpiadi invernali in Corea c’erano i nostri giocatori Alessandro Andreoni, Bruno Balossetti, Sandro Kalegaris, Roberto Radice e Santino Stillitano con il nostro allenatore Carlo Muhr e il nostro attrezzista Roberto Marchiorato. In campo nazionale il settore nuoto ha vinto tutto ciò che poteva vincere: dai Campionati giovanili agli Assoluti estivi, al Campionato per società e la Coppa Italia. Nell’Italia seconda nel medagliere del recente Campionato europeo Federico Morlacchi, Alessia Berra, Arianna Talamona, Arjola Trimi, Simone Barlaam e Fabrizio Sottile hanno vinto 25 delle 74 medaglie azzurre contornandole di record mondiali, europei, nazionali e personali. Soddisfazioni e gratificazioni da condividere con ogni singolo operatore e volontario senza i quali potremmo pensare e realizzare ben poco”.

Ricevuto. Adesso è il momento dei dati e dei numeri. Atletica
“Settore affiliato alla Fispes. Al momento abbiamo solo 3 atleti agonisti, amputati, costretti dall’attuale chiusura della pista di atletica di Varese ad allenarsi tra Cairate, Saronno e Novara con 3 allenatori diversi. Al momento il consigliere referente sono io con la speranza di trovare qualcuno in tempi brevi”.

Boccia paralimpica
“Settore affiliato alla Fib. 1 atleta Casp (Centro di avviamento allo sport), 6 agonisti, 2 tecnici e 1 arbitro. Allenamenti al lunedì e al mercoledì sera nella palestra della Scuola Galilei di Avigno. Organizzazione di un torneo annuale, nel mese di maggio, nella palestra del Liceo Scientifico di Varese. Referente: Antonella Rilli

Kayak
“Affiliazione Fick e Csi. 7 atleti CASP, 1 agonista, 1 allenatore ed un buon numero di volontari. Collaboriamo con la Sestese Kayak per trasferte e agonismo. Nel periodo estivo possiamo contare sulla consolidata amicizia della Canottieri Varese per gli allenamenti nella loro sede di Schiranna. Referente: Emanuela Miola

Handbike
“Affiliazione Fci. 15 agonisti, 5 principianti, 1 allenatore insieme ad altri 3 allenatori personali degli atleti. Allenamenti sulla pista di atletica dello stadio comunale di Varese, lunedì, mercoledì, venerdì, dalle 13.30 alle 15.30, dove agonisti e principianti hanno a disposizione tecnici e mezzi. E’ il settore che in assoluto partecipa a più gare. Referente: Marco Re Calegari”.

Para ice hockey (complimenti all’ideatore della nuova definizione…)
“Per la cronaca: non piace anche a noi. Affiliazione alla Fisg. 14 giocatori, allenatore e preparatore atletico Carlo Muhr (vice del Ct della Nazionale Massimo Da Rin ), 3 attrezzisti con a capo l’eterno Roberto Marchiorato e anche in questo caso un buon numero di volontari necessari soprattutto nelle partite casalinghe al Palaghiaccio di Varese dove la squadra si allena al martedì sera e al sabato mattina. Oltre alle presenze in Nazionale di nostri atleti fin dalla prima apparizione alle Paralimpiadi di Torino 2006, per il prossimo anno sono stati inseriti nel Roster degli atleti di interesse nazionale anche i giovanissimi Emanuele Parolin e Lorenzo D’Andrea. La Polha organizza quattro incontri casalinghi (due in un fine settimana) del campionato e le semifinali per lo scudetto. Referente Bruno Balossetti.

Nuoto
“Affiliati Finp. 29 agonisti, 54 non agonisti (tra Casp e amatori). E’ il settore più numeroso e organizzativamente impegnativo, sostenuto anche sponsor come Banco Bpm e Vector. Allenamenti distribuiti tra Varese, Jerago, Milano, Lodi, Brugherio ed in ogni spazio acqua disponibile e adeguato. 4 allenatori, 1 preparatore atletico, 1 psicologa dello sport. 3 atleti nel Club Paralimpico (Federico Morlacchi, Arjola Trimi e Simone Barlaam) Risultati di livello mondiale. Referente: Liviana Pozzi

Sitting Volley
“Settore nuovo, promozionale, momentaneamente appoggiato al Csi. Inizieremo a metà settembre nella stessa palestra di Avigno dove si allena il settore boccia, al giovedì dalle 18.30 alle 20.30. Referente: Anna Marina Carriero.

Sport intellettivi relazionali
“Settore affiliato alla Fisdir. 3 Kayak, 5 nuoto, 3 tennis tavolo. Referenti Marinetta Molinari e Stefano Beltramello

Tennis tavolo
“Affiliato alla Fitet e al Csi. 4 agonisti, 2 allenatori. Allenamenti palestra Liceo Scientifico di Varese, martedì e giovedì che speriamo di aumentare grazie alla collaborazione con il Tennis Tavolo Lozza.  Mar-Gio 20.30 – 22.00. Responsabile: Stefano Beltramello”.

Con uno scenario così ricco è facile capire come le vacanze di qualcuno o qualcosa possa creare non pochi problemi ma nonostante tutto una settimana di spina staccata ve la siete ritagliata.
“Più per rispetto della tradizione che altro – conferma sorridendo la presidentessa – Dal 2 al 9 settembre faremo squadra per una bella settimana al mare insieme, dove ne approfitterò anche per definire al meglio il tanto che ci aspetta già a metà settembre con i Campionati regionali di handbike ai quali il 30 settembre seguirà la nostra gara internazionale di handbike “3 Ruote intorno al lago” in concomitanza con Fiera dello sport e del turismo e giornata paralimpica in programma a Busto Arsizio. Senza dimenticare che in ottobre inizierà il Campionato di para ice hockey e lanceremo l’edizione 2018/2019 del progetto di promozione del nuoto nelle scuole della provincia di Varese “Sport si può”, che come sempre cureremo e concentreremo nelle piscine di  Varese, Busto Arsizio, Caronno Pertusella, Castiglione Olona,  Luino, Saronno, Tradate e Jerago”.  

Avventurandosi nell’universo Polha sembra di visitare un transatlantico in continua navigazione, indipendentemente dalle condizioni del mare. Mai nello stesso porto, sempre sulla stessa rotta, sempre fedele alla stella polare che l’ha generata nel lontano ’82. Ma frequentando la sede di Via Valverde si conosce anche la rete di collaborazioni ricca di incontri, eventi, iniziative e progetti condivisi. L’accordo con il Tribunale (Uepe) per l’inserimento di persone da impegnare in lavori socialmente utili, la convenzione con il Centro Servizi Volontariato Insubria che grazie ad un progetto europeo annuale le ha permesso di reclutare l’anno scorso una volontaria lituana e attualmente un volontario portoghese purtroppo vicino alla scadenza. E poi volontari appassionati e infaticabili che al pari di fedeli sostenitori, aziende e privati, donano il proprio contributo in ogni forma, senza far rumore, scrivendo a più mani una storia ricca di utilità e attenzione per gli altri. Tra i tanti, eccolo il problema: la volontà e la ferma determinazione di fare senza far rumore. Per tante porte che la Polha ha trovato aperte o ha saputo aprire altrettante, ancora oggi rimangono chiuse. A volte solo per mancanza della chiave, più spesso per mancanze croniche: cultura, fondi, strutture.
Rumore mai presente nella comunicazione della Polha dove c’è solo spazio per il fare.