Giocampus Parma: semplicemente, naturalmente, insieme

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Eppure succede. Difficile far squadra. Difficile muoversi nella burocrazia, praticamente impossibile anche solo pensare di farcela quando di fronte si ha qualcuno che ha un ruolo per decidere e si vanta di “lavorare sodo in ufficio dalla mattina alla sera”, lontano dal capire che la vita non è chiusa tra quattro pareti e il mondo corre veloce. Eppure succede.
Quasi sempre senza il quasi succede quando c’è la persona giusta nel posto giusto, spesso un visionario, capace di far squadra puntando sui giocatori giusti, saltando i rovi, evitando chi al di là del ruolo non capisce perchè non vuole o non è in grado di capire. Succede e non da oggi a Parma grazie a Elio Volta, insegnante di educazione fisica, capace di far squadra con “il primo tifoso dell’idea” Paolo Barilla, l’Ufficio Scolastico Provinciale, le Scuole primarie e secondarie di Parma città e di sette Comuni della provincia per un totale di 18.000 bambini, il Comune e diverse aziende del territorio.
In una parola “Giocampus”
, comprendente attività rivolte alle scuole primarie e “altrenanza scuola lavoro” per le secondarie. 

“Il progetto ‘Giocampus’ – spiega Elio Volta – prevede per l’intera stagione scolastica due ore di affiancamento di un docente di scienze motorie a maestri e maestre, insieme ad alcune ore di educazione alimentare a cura di laureati di scienze gastronomiche, che abbiamo ribattezzato ‘maestri del gusto’, dove attraverso un percorso didattico, molto innovativo e giocoso, vengono proposte ai bambini semplici nozioni nutrizionali ai bambini. Inoltre, nel mese di gennaio organizziamo ‘Giocampus neve’ che prevede per la fascia d’età compresa tra i 9 e i 16 anni un’attività sciistica sempre con la presenza dei maestri del gusto e nello specifico di un pediatra.
Poi arriviamo a ‘Giocampus estate’ dove nelle 14 settimane di vacanza 5500 bambini hanno la possibilità di svolgere ben 40 attività tra sport, educazione motoria e laboratori dedicati all’ambiente nel fantastico Campus Universitario di Parma, per 10 ore al giorno”.

Tutto chiaro e incredibilmente semplice se non vivessimo in una Paese dove l’attenzione per l’educazione in genere è merce sempre più rara, quella per l’attività motoria in via d’estinzione. Qual è la formula magica?

“Non so se sia una formula magica – risponde Volta – Noi la chiamiamo ‘alleanza educativa’. Una squadra composta da pubblico e privato, dal Comune all’Università al Coni, dal Cus Parma che fa da capofila alle Aziende Sanitarie Locali fino ad una serie di aziende, in primis Barilla tra i soci fondatori, che all’impegno dei docenti e delle figure professionali aggiungono il sostegno al progetto svolto in ambito scolastico che per i bambini è totalmente gratuito a differenza delle parentesi invernale ed estiva dove viene chiesto un contributo minimo alle famiglie”.

Oltre al resto “Giocampus” è anche dati utili alla crescita dei bambini.

“Certamente. A governare il tutto c’è un comitato scientifico che ha prodotto studi e pubblicazioni. Solo dieci anni fa la provincia di Parma aveva il triste primato in Emilia Romagna dei bambini obesi o sovrappeso, oggi siamo felicemente ultimi in classifica.
Un risultato che certamente non è solo merito di ‘Giocampus’ ma per il quale siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo
”.

A far squadra con “Giocampus” il Comune e le Scuole è arrivato a Parma il campione paralimpico Daniele Cassioli. Un incontro significativo e ricco di spunti.

“La visita di Daniele è stata un bellissimo momento utile per conoscerci e non resterà il solo. Nella nostra chiacchierata non avevo toccato il tema ‘Giocampus insieme’ dedicato a 130 bambini con disabilità o disagio svolto con figure professionali specifiche in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico. 130 bambini che svolgono naturalmente le stesse attività insieme ai compagni”

Succede a Parma. Succede di sentire raccontare un progetto educativo nato nel 2002 specificando solo la fascia d’età alla quale è rivolto.
Nessun proclama d’inclusione, nessuna bandiera del no alle barriere, nessun manifesto del siamo tutti uguali. Semplicemente 18.000 bambini di una provincia che svolgono naturalmente insieme 40 attività educative.
Semplicemente, naturalmente, insieme.