L’ex “piccolino” della Polha Varese è sbocciato in un’atleta saltato dal blocco di partenza sul tetto del mondo.
A poco più di 500 giorni dalle Paralimpiadi di Tokyo Simone Barlaam scolpisce il suo nome nel ranking mondiale del nuoto paralimpico facendo suo il record dei 50 stile, nessuno prima di lui sotto i 25″ (24″63), che va ad aggiungersi a quelli europei dei 100 dorso e 100 stile in vasca corta e lunga.
Il record conquistato alle Wolrd Series di Indianapolis ha un valore aggiunto.
“Questo record me lo sentivo già prima di partire per gli Stati Uniti – racconta Simone – per come mi sono preparato con il mio tecnico Max Tosin e ancor di più dopo la batteria del mattino conclusa sul 25”02 nonostante qualche problema di carattere tecnico.
Mi sentivo davvero bene, tanto da assorbire senza particolari problemi la fatica dei 400 stile nella stessa giornata e la strana decisione dei giudici di mettermi in prima corsia nella finale.
Detto questo, il valore aggiunto di questa splendida giornata è la presenza in tribuna di mio padre che non vedevo da mesi perchè risiede per lavoro a New York, insieme ai miei parenti americani arrivati dalla Florida e dal New Jersey”.
Hai nel mirino la tua prima paralimpiade con una lunga volata piuttosto impegnativa.
“Come si dice, la fame vien mangiando. Fino ad ora lo studio – tra pochi mesi ho l’esame di maturità – non mi ha permesso di allenarmi come si dovrebbe ma la qualità del lavoro svolto mi ha permesso di arrivare comunque a questo livello.
La programmazione è la base di ogni lavoro. Mi è dispiaciuto non poter essere con i miei compagni di squadra ai campionati giovanili di Roma ma visto com’è andata abbiamo fatto festa doppia:
io medaglia d’oro e la mia Polha numero 1 in Italia per il secondo anno consecutivo”.
Info: Finp
FB Simone Barlaam