Nella struttura del London Aquatics Centre, costruita per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2012, scenderanno in acqua 651 atleti in rappresentanza di 81 nazioni. Gli Azzurri convocati dal CT Riccardo Vernole sono 22, con 12 ragazzi – Simone Barlaam, Federico Bicelli, Francesco Bocciardo, Vincenzo Boni, Simone Ciulli, Antonio Fantin, Riccardo Menciotti, Efrem Morelli, Federico Morlacchi, Stefano Raimondi, Fabrizio Sottile, Salvatore Urso – e 10 ragazze, vale a dire Alessia Berra, Monica Boggioni, Giulia Ghiretti, Carlotta Gilli, Xenia Francesca Palazzo, Angela Procida, Alessia Scortechini, Arianna Talamona, Giulia Terzi e Arjola Trimi.
“L’Italia del nuoto è la nostra federazione più medagliata, una federazione vincente – ha dichiarato il Presidente del CIP Pancalli – Il movimento è cresciuto molto in questi anni e per questo ringrazio il presidente Roberto Valori: molte federazioni stanno cercando di ripetere quello che è stato fatto dal nuoto, non solo per i risultati ottenuti ma anche per i giovani coinvolti, un traguardo che non era scontato né semplice. I nostri atleti rappresentano molto più di ciò che immaginano e danno uno speranza anche a chi non si è ancora avvicinato allo sport. In bocca al lupo alle atlete e agli atleti per Londra e anche in ottica Tokyo2020: abbiamo fatto un lavoro straordinario, abbiamo una delle nazionali più forti al mondo e ora aspetto i risultati, che sono fondamentali”.
Nella capitale inglese l’Italia – accompagnata e sostenuta dallo sponsor tecnico Jaked e da Mectronic, azienda leader nella tecnologia laser al servizio della riabilitazione – vuole confermare la crescita esponenziale degli ultimi dieci anni. “L’obiettivo dei Mondiali è migliorare, quindi vincere qualche medaglia in più e soprattutto permettere ai nostri ragazzi di crescere: sarà una esperienza molto importante – ha spiegato il Presidente della FINP Roberto Valori – Devo ringraziare il Presidente Pancalli, un padre di famiglia che ha messo la federazione nelle condizioni di crescere. Negli ultimi anni abbiamo fatto un grande lavoro, soprattutto sui giovani, e i nostri numeri lo dimostrano. Per questo a Londra vogliamo fare bene e alla Paralimpiade di Tokyo 2020 vogliamo portare tanti atleti. Ma non mi chiedete pronostici sulle medaglie perché sono scaramantico”. “In questi anni abbiamo lavorato con grande impegno – ha rimarcato il Segretario Generale della FINP Franco Riccobello – I progressi fatti dal movimento sono per noi motivo di orgoglio, ora a Londra speriamo di ottenere il meglio”.
Gli Azzurri proveranno a migliorare lo storico risultato ottenuto nel 2017 ai Mondiali di Città del Messico, quando salirono sul podio per 38 volte chiudendo al terzo posto del medagliere, battuti soltanto da due super potenze come Cina e Stati Uniti. “Arriviamo ai Mondiali con 22 atleti, non era mai successo – ha sottolineato il Coordinatore Tecnico Nazionale Riccardo Vernole – Due anni fa affrontammo il Campionato del Mondo in Messico a ranghi ridotti e chiudemmo al terzo posto del medagliere, un risultato che ci ha dato grande forza. Abbiamo acquisito consapevolezza e sono convinto che a Londra faremo un Mondiale importante. Troveremo tanti avversari forti e alcune nazionali che erano assenti nel 2017, come la Russia, ma il nostro obiettivo è avvicinarci ai risultati ottenuti in Messico”.
Per Vincenzo Boni, già sei volte sul podio Mondiale e bronzo olimpico a Rio de Janeiro, l’obiettivo è salire ancora più in alto. Con la spinta della bandiera italiana da portare durante la cerimonia d’apertura, un tributo inatteso: “Per me è un onore – ha ammesso il campione campano appena ha appreso la notizia – La nostra Nazionale è una grande famiglia, non ci sentiamo soltanto atleti ma anche figli. A Londra darò il 101 per cento in acqua, questo Mondiale è importantissimo, mette in palio anche dei posti per Tokyo 2020”. “Sono davvero felice per Vincenzo, merita il ruolo di portabandiera – ha dichiarato Alessia Scortechini – Anche se il nuoto è uno sport individuale, per noi il gruppo è importantissimo: ci aiutiamo a vicenda, diamo sempre il massimo pure per gli altri e lo faremo, tutti insieme, anche a Londra”. Dove l’Italia del nuoto vuole stupire ancora.