Nuoto Paralimpico: Barlaam..ondiali a raffica. Italia 17 medaglie

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Campionati del Mondo nuoto paralimpico Londra, 9 - 15 settembre in foto: Simone Barlaam Foto Augusto Bizzi

Una scia azzurra illumina sempre di più l’Aquatics Centre di Londra. L’Italia è prima nel medagliere generale con un provvisorio di 17 medaglie. Incredibile perchè la Nazionale azzurra in solo due giorni ha messo in valigia 7 ori, 6 argenti e 4 bronzi.

Quattro ori

Una medaglia d’oro non è importante solo per il suo valore cronometrico, ma per ciò che rappresenta, per ciò che c’è dietro quel simbolo circolare, soprattutto  nella parte più “nascosta” di ogni atleta.

Ci sono sacrifici, incastri di orari tra il lavoro e la piscina, o tra gli allenamenti e gli studi. Il sacrificio è alla base di ogni vittoria e non necessariamente deve appartenere ad un colore specifico.

E a proposito di ori, il pomeriggio si apre proprio con un oro importante che rappresenta tutto quello finora scritto.

Francesco Bocciardo nei 200 stile libero S5 con il tempo di 2’24”11 tocca per primo la piastra conquistando l’oro tanto ambito.

“ Seppur quella appena nuotata sia la mia gara principe, è stata anche molto sofferta – le parole a caldo del campione Francesco Bocciardo – innanzitutto ci tengo a dedicare questa medaglia alla mia Liguria ed in particolare alla mia città Genova, poi alle mie società, Nuotatori Genovesi e Fiamme Oro e al mio allenatore. Come dicevo prima, – afferma Bocciardo – di sicuro è stata una medaglia d’oro molto sentita, ma non appena sono entrato in vasca i dubbi si sono sciolti ed ho fatto la mia gara, proprio come in un film. Sono fiero della Nazionale, questa squadra è una potenza e lo dimostrerà anche il prossimo anno ai Giochi Paralimpici di Tokyo dove faremo incetta di medaglie”.

Alle spalle di Bocciardo si è piazzato lo spagnolo Ponce Bertran (2’82”33) seguito dal francese Curin (2’43”36).

“Stasera sono all’ottavo cielo, dopo questa mattina non pensavo affatto di arrivare al podio e invece… l’ho spuntata”. Dice il fuoriclasse Simone Barlaam. “E’stato un anno difficilissimo, soprattutto perchè ho sostenuto anche la maturità. questi risultati sono davvero appaganti. Il mio segreto è allenarsi intensamente, stare sull’obiettivo e divertirsi il giusto. Questa è la ricetta perfetta.

Oggi ho cercato il podio con tutte le mie forze e ce l’ho fatta“.

Simone Barlaam (Polha Varese) non finisce mai di stupire, dopo l’oro ed il record del mondo di ieri, sale anche oggi sui tetti di Londra con un nuovo primato mondiale che gli vale la medaglia d’oro nei 100 dorso S9.

Il terzo oro della giornata ce lo regala Arjola Trimi (Polha Varese) nella finale

Campionati del Mondo nuoto paralimpico
Londra, 9 – 15 settembre
in foto: Arjola Trimi
Foto Augusto Bizzi

dei 100 stile libero S4 che chiude con un crono di 1’29”56. Per lei è il terzo mondiale, dovrebbe essere in qualche modo abituata al successo e alle emozioni, ma gli occhi invece sono emozionati così come quel sorriso che incanta e calma allo stesso tempo. Ai microfoni della Caporale è a tratti severa: “Diciamo che avrei potuto migliorare il tempo, ma sono felice lo stesso è una medaglia importante e bene così”. Il primo regalo delle nozze imminenti, 29 settembre prossimo, se lo è donato da sola, regalandolo un pezzettino anche a tutti noi.

Ultima medaglia d’oro del giorno due porta la firma della giovane e determinata Carlotta Gilli. “Volevo questa medaglia d’oro perchè cerco di tirare fuori sempre il meglio di me”. Dice Carlotta ai microfoni di Raisport – “Dopo l’argento di ieri, oggi ho voluto far bella figura, questa è la mia gara, avevo un titolo ed un record da difendere e quindi mi sono detta VAI !”. E così è stato. L’azzurra della Rari Nantes Torino e del G.S. Fiamme Oro ha aggiunto nel suo palmares l’oro nei 100 dorso S13 (1’06”48)

“Ho tanti grazie da dare – dice Arianna Talamona in lacrime – un argento che dedico con tutto il mio cuore al mio compagno, alla società, alla squadra, alla psicologa e ai miei genitori. Finalmente un bel risultato dopo anni e anni di sacrifici. Questo sta a significare che il duro lavoro e l’impegno pagano sempre”.

L’atleta della Polha Varese chiude la finale in dei 200 stile libero S5 in 2’51”43, una gara che viene impreziosita per l’Italia anche dal bronzo di Monica Boggioni che tocca la piastra su 2’57”96.

Sapevo che potevo far bene e mi sentivo pronta, – dice Monica – il legno del quarto posto di ieri mi ha dato la carica. Saluto e ringrazio per il sostegno la mia società ed il mio allenatore che crede tanto in me. E’stata una rivincita in tutti i sensi ed io sono riscattata. Ora penso a godermi il mondiale concentrandomi sulle altre gare”.

E’ la volta dell’argento di Antonio Fantin (Aspea Padova/G.S.Fiamme Oro). “ Sono appagato per il tempo, un pochino meno per l’argento, però va bene così. Diciamo che mi ero abituato troppo bene ieri, si stava così bene con l’oro al collo…”. Il neo diciottenne conferma ancora una volta il suo ottimo stato fisico e mentale, dopo il podio più alto conquistato ieri nei 400 stile libero S5, nella finale dei 100 stile libero mette il sigillo argentato impreziosendolo con un primato italiano (1’05”54).

Stessa storia per Stefano Raimondi. Dopo l’oro di ieri oggi è arrivato un prezioso argento. “ Ho qualche rammarico per il tempo, ma sono molto soddisfatto. Ieri, dopo la medaglia d’oro ho faticato a prender sonno, fortuna che ci ha pensato il mio compagno di stanza Federico (Morlacchi).
Ieri è stata una giornata da brividi”. L’azzurro tesserato per il Verona Swimming Team dopo l’oro di ieri nei 50 stile libero S10 (23”63) torna sul podio stavolta  intascando l’argento nella finale dei 200 misti dove ha letteralmente sbriciolato con il crono di 2’08”20.

“Abbiamo portato a termine una grande gara. Una staffetta tirata dove non potevamo permetterci neanche un errore. Stare sopra l’Ucraina è davvero significativo, non era mai successo prima d’ora”. Queste le parole del Capitano Efrem Morelli seguite da quelle della Trimi:“ Quando si è in gruppo si pensa in grande,dice Arjola Trimi – il nuoto non è uno sport individuale e lo dimostra questa staffetta”. E poi ancora Fantin: “La staffetta ha un sapore diverso rispetto ad una medaglia individuale, c’è condivisione e c’è Squadra e c’è molto cuore”.

L’Italia conquista l’argento mondiale (2’40”92) nella staffetta mixed  mista di punti composta da: Fantin, Morelli, Terzi e Trimi.
E’ un’Italia che fa sognare, è un’Italia prima nel Medagliere.

Foto Augusto Bizzi
Ufficio Stampa FINP