Real Eyes Sport a Perugia: “Grazie genitori. Siamo solo all’inizio!”

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I quattro giorni a Perugia sono volati via ma quello che hanno donato, insegnato e ricevuto i 22 bambini ciechi o ipovedenti protagonisti rimane, generando un punto di partenza che aggiunge numeri, forza e voci al primo Camp organizzato dall’associazione Real Eyes Sport a Tirrenia nel luglio scorso.
Se la stella polare di entrambe le iniziative è stato il campione di sci nautico paralimpico Daniele Cassioli, con la sua squadra diretta dal tecnico Giulia Chiara Castiglioni in stretto contatto con le padrone di casa Francesca Piccardi e Serena Bruno del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Assisi, il motore è stato fatto girare a gran ritmo da genitori, operatori e volontari arrivati da ogni parte dell’Umbria, accolti dall’Assessore allo sport di Perugia Clara Pastorelli,  per andare oltre la quotidianità di bambini che devono crescere certamente ricevendo cure e attenzioni ma soprattutto le opportunità di ogni altro bambino.

“I miei genitori hanno cresciuto un bambino non un cieco”, ripete spesso Cassioli. Questo si è respirato a Tirrenia, questo si è ripetuto a Perugia dove chi c’era ha toccato con mano l’iniziativa voluta in primis da genitori che si sono messi a capo di una rete del dare prima di ricevere che ha funzionato a beneficio di bambini portatori sani del fare prima di chiedere. 

Atletica Libertas Arcs Perugia, Piramis onlus, Comune di Perugia, Tiflodidattica Assisi, Hotel Sacro Cuore Perugia, Perugia officina scienza e tecnologia, Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione Consiglio Regionale Umbro, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Umbria, Trasimeno Sup, Club Velico Trasimeno, Nautica Martana, Cooperativa La Finestra Malnate e Sestero. 

Ogni momento resta come ogni prima volta. Forse quella più illuminante è stata quella di Alessandro, nato cieco con disabilità aggiuntive. Luigina lo affianca nelle sue conquiste quotidiane. Il primo giro di pista di Alessandro nello stadio di atletica “Santa Giuliana” di Perugia ha insegnato e contagiato tutti.
Come la sua prima volta, il giorno successivo, a bordo del minimetro che collega il parcheggio al centro storico. Momenti che restano come quelli dell’atletica al “Santa Giuliana” e alla Scuola di atletica di Strozzacapponi guidati dal tecnico nazionale Luigi Esposito e dal responsabile tecnico del progetto Giocampus Andrea Farnese, del karaoke, dei pranzi e delle cene all’Hotel Sacro Cuore, la passeggiata sul Percorso verde “Leonardo Cenci” e in centro città, fino al divertimento in acqua al Lago Trasimeno. Prime volte che restano e che contagiano, trampolino di lancio per le seconde, le terze, le quarte…