Cenerentola c’era una volta e da tanto tempo non c’è più. Finita la sua fiaba, per lei è finita la festa e la vita nel castello del principe è diventata giorno dopo giorno sempre più noiosa. Lei ancora giovane e piena di vita, suo marito sempre meno marito e impantanato con accuse di evasione fiscale e abuso edilizio, Cenerentola molla il colpo e abbassa il ponte levatoio in cerca di se stessa. Cancellato il triste ricordo delle sorellastre entrambe consumate dalla cirrosi epatica fino alla morte, l’unica ragazza al mondo in grado di calzare un paio di scarpette di cristallo senza romperle punta decisa all’ufficio anagrafe del suo comune di nascita dove recupera il suo vero nome, Nicoletta, scoprendo che due sorellastre le ha davvero, tutt’altro che cattive come quelle della fiaba, vive e vegete ma chissà dove.
Il primo passo della nuova vita di Nicoletta è quello per entrare in una palestra da dove spicca il volo per partecipare ai campionati del mondo di ginnastica ritmica qualificandosi per le Olimpiadi di Atlanta. Al ritorno dall’America alla Nico va stretta anche la ginnastica artistica perché nel suo cuore riemerge l’amore per la danza. Detto fatto, nella scuola dove danza come se avesse sempre danzato entra nel corpo di ballo con la grazia e la naturalezza dei predestinati. Ma la vita in discesa non è per lei.
I troppi anni della sua adolescenza trascorsi in ginocchio nell’umido scantinato della diversamente fiaba si fanno sentire con un dolore sordo ai sogni che gli spegne le gambe. Nicoletta si siede e la porta della scuola si chiude alle sue spalle. Il suo posto nel corpo di ballo viene proposto a Silvia, una giovane ballerina di talento che per imparare in fretta il lavoro svolto nel tempo da Nicoletta la studia guardandola e riguardandola in video cassetta. Intanto, sul luminoso volto di Nicoletta non c’è più traccia di lacrime. Nella sua vita sorridente e a mezz’aria entrano il tennis, lo sci e molto altro. Una sera, anche il suo vecchio maestro di danza le riaccende una luce buttando lì una proposta diversamente indecente: una parte per lei in uno spettacolo di danza. Per rispondere si la Nico ci mette un bel due secondi. Come, dove e quando è un problema del suo maestro. Problema risolto in poco tempo con una bella locandina ed il sipario di un teatro pronto ad aprirsi con la Nico sul palco. Tra il pubblico in platea c’è anche Silvia che saputo dello spettacolo ha chiamato e invitato la sua amica e collega Emma perché ad entrambe il richiamo di questa ragazza vista solo in video cassetta suona qualcosa di particolare, di importante, di famigliare.
Lo spettacolo è un successo. L’applauso si ferma e le luci si spengono ma non nella mente e nel cuore di Silvia che corre a casa senza incontrare Nicoletta perché sente di dover sognare. E infatti, al primo sonno il sogno è puntuale: Silvia, Emma e Nicoletta ballano insieme, sul palco, in piedi. Al risveglio Silvia ritorna da Emma e insieme vanno finalmente da Nicoletta per un abbraccio magico.
Per rispondere si Nicoletta ci pensa un secondo. Ma come? Silvia pensa ad un vecchi amico, anzi due.
Guarda il caso, anche loro già protagonisti di una fiaba. Sono Geppetto detto “Mastro Ciliegia” e suo figlio Pinocchio. Al contrario dell’eterno Collodi, per loro la gloria è svanita e la falegnameria chiusa da un bel po’.
Anche loro come Nicoletta hanno ripreso i nomi originali: il papà è Piero, suo figlio è Davide.
Ai due artigiani la richiesta di Silvia spaventa un po’ perché ad un qualcosa che possa permettere ad una donna seduta per forza di alzarsi in piedi per ritrovare la gioia di danzare non avevano mai pensato.
Ma Silvia è un martello. Oltre a Nicoletta ed Emma picchia infaticabile anche su Piero e Davide aprendo loro il cuore e la mente. Ecco come nasce “Grem”, un burattino moderno, capace di avvolgere Nicoletta in un abbraccio metallico, non freddo, che la risolleva tra Silvia ed Emma per danzare insieme a loro ritrovando due sorelle, una passione e l’emozione di abbracciare in piedi. Video