Casa Italia: per gli azzurri e per i bambini di Rio

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Porte aperte a Casa Italia per dare il via alle danze delle Paralimpiadi di Rio, prima volta in Sudamerica della massima manifestazione del Comitato Internazionale Paralimpico. E l’ospite illustre della serata di festa nel ristrutturato oratorio della Parrocchia Imaculada Conceicao, Recreio dos Banderantes era proprio il presidente dell’ IPC Phile Craven.
“Questa casa italiana è fantastica – ha detto tra l’altro Craven nel suo intervento che ha introdotto con la solidarietà alle popolazioni del centro Italia colpite dal recente terremoto – Complimenti al Presidente Luca Pancalli ed al suo team per aver pensato e realizzato il progetto di ristrutturazione di questa realtà che resterà a disposizione dei sacerdoti impegnati con le fasce più deboli e disagiate in un quartiere particolarmente difficile. Un segno di solidarietà che ho potuto vedere anche al villaggio olimpico tra gli atleti a conferma che, nonostante le difficoltà organizzative, continua la crescita di una nuova cultura”.
Nell’incontro che ha receduto il taglio del nastro, con Craven e Pancalli c’erano i sacerdoti padroni di casa Padre Andrè e Padre Leandro con l’Arcivescovo di Rio Orani Joao Tempesta, il segretario generale del CIP Giunio De Sanctis ed il direttore generale dell’INAIL Giuseppe Lucibello.
“Sono grato al Presidente della Repubblica per il messaggio ai nostri atleti – ha esordito Pancalli al termine del video inviato dal Presidiente Mattarella – ragazzi che non voglio più dire ‘miei ragazzi’ perché sono dei rispettivi Presidenti molti dei quali presenti qui a Rio. Oltre che al mio team devo un grazie anche al Vaticano, agli sponsor e ai molti amici che hanno permesso la realizzazione di questo progetto e per quanto insieme abbiamo saputo realizzare a beneficio di questo quartiere e non solo, della città che ospita questa edizione delle Paralimpiadi. Volevamo lasciare un segno del nostro passaggio da Rio de Janeiro nella consapevolezza che quando si spengono i riflettori su due grandi eventi come le Olimpiadi e le Paralimpiadi questo Paese continuerà a vivere forti contraddizioni sociali e, siccome il nostro movimento, come ha sottolineato il Presidente Mattarella, è portatore sano di valori, ho creduto che il modo migliore per interpretare il nostro essere sportivi fosse quallo di donare un concreto contributo a questo quartiere che è uno dei più poveri di Rio. Un Paese non cresce soltanto per quanto cresce un PIL.
L’Italia non è soltanto arte, cultura, cucina, bellezze architettoniche, tecnologia e innovazione. In occasione del terremoto, l’Italia e gli italiani hanno dimostrato ancora una volta di essere portatori sani di solidarietà e straordinarie capacità. Auguro a voi atleti di tornare presto e più volte in questa che è la vostra casa per partecipare alla nostra scelta e festeggiare le vostre vittorie sulle note dell’inno nazionale, laddove chi non dovesse raggiungere i propri obiettivi sportivi avrà l’opportunità di vivere questa straordinaria esperienza che non vi lascerai mai per la vita”.
Aperta la porta di una Casa Italia così unica e particolare, stasera ad aprirsi saranno i cancelli del Maracanà dove a partire dalle 18.15, 23.15 in Italia, si accenderanno i riflettori sulla cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi ed il sacro fuoco di Olimpia”.