Ruud Koutiki Tsululu: “Se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti!”

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Marco Borzacchini con

La prima volta alle Paralimpiadi dei due atleti della Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivi Relazionali è iniziata più che bene! Nell’atletica, Ruud Koutiki Tsululu si è qualificato per la finale concludendo i 400mt al settimo posto. Il 17 settembre toccherà alla nuotatrice Xenia Palazzo nei 200misti. Doppia presenza, doppia soddisfazione e primo risultato utile per il presidente Marco Borzacchini, presente a Rio anche come vice presidente Cip.
“Sono felicissimo del risultato di Ruud – dice Borzacchini – La sua è una storia particolare che ha molto da insegnare. Correre una finale alla sua prima Paralimpiadi è una cosa meravigliosa. Considerando da dove siamo partiti una finale all’esordio nella massima competizione paralimpica è un fatto storico per il nostro movimento e direi anche per il nostro Paese”.
Merito anche dell’onda lunga dei Trisome Games!
“Beh, dai Trisome Games di Firenze qualcosa è cambiato eccome. Solo in termini di visibilità abbiamo raggiunto oltre un milione di persone e quindi cresce in noi la speranza che gli eventi e i risultati dei nostri ragazzi a livello mondiale contribuiscano a darci un ritorno in termini di promozione e informazione”.
Una domanda a Borzacchini vice presidente Cip: adesso che il Comitato Parali,pico è Ente Morale per le associazioni e gli operatori cosa cambia?
“Il decreto del Governo è troppo recente per capire cosa e come può cambiare.
Tutto è ancora ovviamente da costruire.
Avendo conquistato una identità più specifica ora le nostre società potranno avere senz’altro maggior considerazione da parte di Enti e Istituzioni dei rispettivi territori, ricevendo un aiuto concreto utile a superare le difficoltà che tutti noi conosciamo nelle quali si ritrovano ormai da troppo tempo”.
Ruud Koutiki Tsululu, nato in Congo 27 anni fa, ha dovuto correre fin da bambino per scappare dalla guerra che martoriava il suo Paese.
I suoi genitori hanno raggiunto prima Parigi e poi l’Italia trovando ospitalità e grazie alla Fisdir l’opportunità per Rudd di diventare un atleta.
“Sono felicissimo di questa mi prima volta alle Paralimpiadi – dice emozionantissimo Ruud – devo ringraziare Marco, la Fisdir, la Fidal, l’Anthropos Civitanove Marche, l ’Asa Ascoli e l’Italia intera per avermi dato la possibilità di praticare uno sport e vivere una gioia così grande. I ragazzi come me devono sapere che queste emozioni sono possibile per chiunque. Se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti. Forza, non arrendetevi mai”.
(Foto Mauro Ujetto)