Fabio Anobile:”Paralimpici atleti veri!”

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Nella settimana della Gran Fondo e della Tre Valli Varesine la Società Ciclistica Binda e l’associazione Sestero onlus hanno mantenuto accesi i riflettori sulle Paralimpiadi di Rio dove il corridore paralimpico saronnese di nascita Fabio Anobile, residente a Misinto, ha vinto la medaglia di bronzo nella corsa in linea. Non potendo salire sul palco della partenza di Saronno della Tre Valli per la concomitante cerimonia romana dei medagliati di Rio ricevuti dal Presidente della Repubblica, nella sera di vigilia della Tre Valli Anobile è stato invitato a Villa Borghi di Varano Borghi, sede del ritiro del Team Astana e dei giudici di gara, per ricevere dalla mani di Stefano Zanini, Sergio Gianoli e Renzo Oldani, un riconoscimento per l’ottimo risultato raggiunto alla sua prima Paralimpiade.
Ciliegina sulla torta della piacevole serata la foto ricordo con Fabio Aru e Vincenzo Nibali.
Quella di Anobile nel mondo paralimpico è una storia breve ma già ricca di successi.
“La mia storia con il ciclismo paralimpico è iniziata nel 2012 dopo un brutto incidente in moto – attacca Anobile – Non salivo in bici da un anno e quando mi sono presentato al primo raduno paralimpico di Montichiari ho trovato atleti veri che andavano come moto.
Mi sono detto, ma dove voglio andare? Poi la mia condizione è andata via via migliorando e l’anno successivo al mondiale di Grenville ho conquistato due medaglie di bronzo, nella gara in linea e a cronometro. Nel 2014 in Canada un altro bronzo e nel 2015 andava fortissimo ma sono stato appiedato da un problema meccanico”.
Com’è stata la tua prima volta alle Paralimpiadi?
“L’esperienza è stata fantastica anche se l’organizzazione al villaggio non è stata il massimo. Siamo partiti con l’obiettivo della medaglia d’oro e abbiamo portato a casa quella di bronzo. Va bene così. L’esperienza del ritiro e delle trasferte l’avevo già vissuta.
Ho cominciato a correre all’età di tredici anni con gli ‘Allievi’ e arrivato alla ‘Juniores’ ho fatto parte della rappresentativa lombarda. Al mio secondo anno da ‘Junior’ era già fatta per il mio passaggio al Biassono ma tornando dalla palestra dove stavo facendo la preparazione invernale ho avuto l’incidente”.
Cos’hai scoperto del mondo paralimpico?
“Questo è un mondo che fa vedere cose incredibili. Ormai solo chi non ha mai visto una nostra corsa può ancora pensare a poveretti o altro. Invece, ai mondiali come alle Paralimpiadi ci sono atleti che arriverebbero davanti anche correndo nei professionisti”.
Riparti da questo bronzo con quali obiettivi?
“Primo obiettivo è quello di riposarmi un po’ perché questi ultimi mesi sono stati davvero intensi. Alla ripresa spero che il presidente federale Di Rocco, con noi a Rio, riesca farci correre con il mio compagno di nazionale Andrea Tarlao, anche lui bronzo a Rio, con i professionisti, in qualche gara d’inizio stagione. Poi inizieranno i nostri raduni in vista della Coppa del Mondo e del Mondiale 2017 in Sudafrica”.
Da Saronno, città natale di Anobile, non sono mancati i complimenti per lui da parte del sindaco della città degli amaretti, Alessandro Fagioli.
“Complimenti a Fabio per la sua Paralimpiade e per tutto ciò che ha già vinto, prima nella difficoltà per quanto gli è accaduto e poi nello sport. I tempi ristretti ed il suo impegno con il Presidente Mattarella non mi hanno permesso di farglieli di persona alla partenza della Tre Valli ma a breve con l’amministrazione comunale troveremo il modo di stringergli la mano per consegnargli il giusto riconoscimento”.