Un Granello da applausi

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E’ un Granello troppo grande anche per un grande Teatro come il “Giuditta Pasta”
di Saronno che ha ospitato la prima del nuovo spettacolo, una rivisitazione del glorioso musical “Grease” portato in scena dal mattatore Luca Landolfi grazie ad una lista infinita di attori, operatori, volontari e non ultimi i genitori. Due ore di musica e coreografie di qualità ma soprattutto di cuore. Mesi e mesi di prove con la certezza che dalla prima sera all’ultima replica di uguale non ci sarà niente. Dalla sua casa di Cislago la Cooperativa
“Il Granello” semina opportunità e dona emozioni dal 1987 quando intorno a Landolfi c’erano solo un bel gruppetto di persone con disabilità intellettive per niente rassegnate ad una vita da comparse. Dal semplice stare insieme al lavoro e infine il teatro, con le prime rappresentazioni nella palestra di Cislago regolarmente strapiena di gente coinvolta da un cotagioso passaparola cresciuto a dismisura ma mai abbastanza.
“Le prove di ‘Grease’ le abbiamo iniziate nell’ottobre dell’anno scorso – racconta Landolfi ancora truccato da Danny Zuko – La prima volta in teatro fu nel 2011 con ‘Pinocchio, un bambino speciale’ seguito poi nel 2013 da ‘Il Piccolo Principe’. Di due anni in due anni adesso tocca a ‘Grease’ per il quale abbiamo già fissato 18 repliche”.
Le più vicine?
“Il 2 dicembre saremo al Teatro di Via Dante a Castellanza, 22 gennaio Teatro Parrocchiale di Cogliate, 18 aprile Teatro Oratorio Sant’Anna Busto Arsizio,
6 maggio Teatro di Limido Comasco e poi ancora Busto, Legnano, naturalmente Cislago e molte altre località”.
Il Granello è diventato grande. Gli attori di “Grease” non sono solo della struttura di Cislago.
“Infatti. Sul palco sono protagonisti ragazzi delle nostre case di Marnate, Guanzate, Turate e a breve anche di Uboldo”.
Giusto per sparlare di “diversità”. Tra i tuoi primi ringraziamenti dal palco hai messo
i genitori. Ma come? I normodotati amano dire “Genitori alla larga”!
“Per noi è l’esatto contrario: genitori alla stretta! Sono i genitori che ci indicano quale strada percorrere con i loro figli, con l’umiltà di non indicarci come percorrerla, con la certezza ci poter condividere con noi, sempre, la meta”.
Quando c’è di mezzo il Granello non c’è traccia di lamentele sulla scarsa considerazione da parte dei media. L’energia è tutta per alimentare informazione e comunicazione quasi casa per casa.
“In tema di informazione e comunicazione nessuno deve chiamarsi fuori. Prima di chiedere visibilità dobbiamo essere noi per primi a farci conoscere. Niente funziona meglio del passaparola, della conoscenza diretta, del venire a trovarci nelle nostre sedi o sedersi in platea nei teatri dove recitiamo, cantiamo e balliamo. Nostro dovere è anche quello di andare incontro a chi ha più difficoltà ad uscire di casa portando loro anche solo un nostro dvd per sentirci ancora più vicini”.
Dalle risate tra voi sul palco, apprezzatissime dal pubblico, è facile intuire che nessuna replica sarà uguale all’altra.
“Nessuno replica sarà uguale all’altra perchè non è nelle nostre corde fare due volte la stessa cosa. Questo accade perché abbiamo la fortuna e il dono di essere ‘diversamente’ artisti”.
Nel 2012, proprio nella vostra prima volta Teatro “Giuditta Pasta” di Saronno, volando da Pinocchio nella pancia della balena, volasti sul palco con gravi conseguenze.
Questa ‘prima” di Grease ti ha fatto dimenticare quella brutta sera?
“Quella corda che si ruppe insieme alle mie ossa sono un brutto ricordo che pensavo di aver già cancellato l’anno scorso quanto tornammo qui con il ‘Piccolo Principe’. Invece, devo ammettere che tornando su questo palco qualche scoria dei quel botto m’è rimasta ma nessuna medicina è migliore dell’entusiasmo di chi vive con me questa favola e dell’applauso di tanta gente che ci vuole bene”.
La regola non scritta “il sociale aiuta il sociale” è confermata dalla Cooperativa “Il Granello” che ha donato il ricavato dello spettacolo di Saronno all’Associazione “Dalit” impegnata dal 1998 in Bangladesh nel garantire ai bambini considerati fuori casta e quindi intoccabili e oppressi, spesso venduti per pochi dollari ai trafficanti di esser umani e costretti alla prostituzione, l’assistenza sanitaria, l’educazione scolastica e la formazione professionale (www.dalitbd.org). Visibilmente emozionate, il referente dell’associazione si è rivolto alla platea del “Pasta” ed ai responsabili del “Granello”:
“Stasera mi avete commosso. Anch’io ho un figlio disabile. Nel mio Paese un figlio disabile è ancora considerato una maledizione di Dio. Con la vostra attenzione per gli altri e per quanto ho visto stasera, insieme a tante speranze posso aggiunge anche quella di vedere un giorno anche mio figlio e tanti altri bambini come mio figlio sul palco con voi”.
Il Granello cresce grazie all’aiuto di tanti e per i tanti che lo stanno conoscendo è possibile informarsi o donare contributi rivolgendosi a:
Il Granello Don Luigi Monza, Società Cooperativa Sociale a r.l., Via Enrico Mattei, Cislago (VA). Contatti:
www.granello.it
info@granello-coop.it,
Tel. 02 96409059 – 02 96382587
codice Iban: IT 51 E 05428 50160 0000000 10360.