Rivali ma non nemici, l’Handicap Sport Cimberio Varese applaude la Briantea 84 Cantù capace di chiudere con una doppia vittoria su Porto Torres la pratica scudetto del basket in carrozzina.
“Un titolo di Cantù e quindi in Lombardia deve far felice l’intero nostro movimento – dice il presidente biancorosso Carlo Marinello – Quella della Briantea, anche vice campione d’Europa, è una lunga lista di vittorie figlie dell’organizzazione e del sostegno di un territorio intero. Senza dimenticare lo scudetto della squadra giovanile”.
Si poteva pensare ad una serie finale più combattuta?
“Forse si ma i valori alla fine emergono sempre. La scorsa estate Porto Torres aveva messo insieme un organico di prim’ordine affidandolo ad un totem come il tecnico della Nazionale Carlo Di Giusto. Il successivo addio del coach non poteva non essere indolore e alla resa dei conti ad avere la meglio è stata la squadra più forte, più abituata a giocare insieme e a vincere”.
Nel tuo nuovo ruolo di consigliere nazionale ritroverà molti dei problemi che affronta ogni giorno come presidente dell’Handicap Sport.
“Fondi e promozione sono i problemi che si ritrova chiunque è impegnato in una società o in una Federazione. Verrebbe da dire che si tratta di una regola non scritta.
L’unica via è dar fondo a tutta la passione che abbiamo per il nostro sport, ognuno nel ruolo che occupa, senza risparmio d’energia, seminando collaborazione e iniziative”.
In casa Handicap Sport estati tranquille non ce ne sono da tempo.
“Se per tranquille intendi intendi serene non è così. Ai sogni non rinunciamo con la consapevolezza che non possono essere altro che sogni. Anche quest’anno al campionato abbiamo affiancato gli incontri nelle scuole ed in ogni altro posto dove abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere promuovendo il basket in carrozzina.
Ora è il momento della conta di chi vuol essere dei nostri non solo a parole, in campo e non solo, per difendere l’unico titolo che possiamo vantare: giocare in serie A”.