Al termine di esperienze come questa capita spesso, quasi sempre. Chi c’è va via prima dei saluti perché rifiuta l’idea interrompere orari e regole, attività e scambi di informazioni, opportunità e incontri insomma: di salutare. Lontani da casa e dalla quotidianità, dove muoversi viene naturale anche senza particolari accorgimenti, solo vedendo un altro che nelle tue stesse condizioni si muove meglio, più agilmente, prendendo un gradino o una buca come una sfida da vincere. E’ capitato ai 25 giovani partecipanti al Summer Camp organizzato, nell’ambito del progetto Fun & Sport, per la seconda volta negli ultimi due anni in provincia di Varese dall’Associazione Spina Bifida Italia in stretta collaborazione con Freerider Sport Events, l’associazione varesina che insegna da quindici anni in tutta Italia lo sci da seduti. Da Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Calabria e Sicilia, sono arrivati al Sunset Hotel di Gavirate chi per la prima volta chi per rivivere una settimana piena di opportunità utili a conquistare autonomia nella vita di tutti giorni attraverso lo sport e lo scambio di informazioni ed esperienze. Così come accade da quindici anni per lo Ski Tour della Freerider disegnato in ogni regione d’Italia dove si scia – non a caso due delle dieci tappe distribuite da gennaio ad aprile sono gli Snow Camp Asbi – anche per il campo estivo il numero di partner e collaborazioni è cresciuto al pari delle richieste di partecipazione arrivate a costringere gli organizzatori a dover decidere per il numero chiuso. La Varese più bella non è seconda a nessuno. Quest’anno, oltre al partner di sempre Teleflex Medical con il Team 4 Active Living e Sestero onlus, Cristina Dieci e Nicola Busata, rispettivamente presidente Asbi e coordinatore Freerider, hanno potuto contare su Ats Insubria, Camera di Commercio-Varese Sport Commission, Pro Loco Gavirate, Canottieri Gavirate, Università degli Studi dell’Insubria, Golf Club Varese, Gruppo Alpini Varese, Centro Gulliver, Aero Club Adele Orsi, Cimberio spa, Canottieri Gavirate, Oratorio San Michele di Voltorre, Villaggio Amico Gerenzano, Sci Club Jerago, Ristorante La Bussola Cittiglio, Osteria Sasso Bianco di Gavirate, Ristorante Tana dell’Isolino, Navigare in Lombardia e Associazione Amici di Alessandro Colombo Busto Arsizio. Nelle giornate iniziate di buon mattino con il risveglio muscolare curato dalle recenti finaliste di Italia’s Got Talent Silvia Bertoluzza e Nicoletta Tinti, nessun vuoto. Prove al remoegometro e in barca alla Canottieri Gavirate, culla del para rowing italiano, con il tutor Umberto Patermo e lo staff tecnico rosso blù diretto da un totem come Giovanni Calabrese, sedute pomeridiane con lo staff dello Shiatsu Team Milano, mobilità in acqua proposta dal non vedente gallaratese, fisioterapista e campione del mondo di sci nautico, Daniele Cassioli nella piscina terapeutica di Villaggio Amico a Gerenzano, le uscite in handbike sulla ciclopedonale intorno al lago con il tutor e maestro di sci Pietro Trozzi, lezioni di tennis con il maestro Augusto Panzarasa e il tennista in carrozzina Paolo Tontodonati, incontri di carattere sanitario e di cura alla persona curati dall’infermiera professionale Patrizia Ferroni fino alle serate di festa con la colonna sonora del gruppo gaviratese “Doubleface”.
Oltre alla partecipazione, in crescita è anche l’organizzazione di convegni a tema come quello organizzato, sempre a Varese, all’Ata Hotel, dedicato alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, insieme alle sempre più numerose presenze di osservatori provenienti dall’estero, ultimi in ordine di tempo due operatori dei team Teleflex 4 Active Living di di Inghilterra e Belgio, in aggiunta alla fresca collaborazione con l’Università dell’Insubria per uno stage di laureandi del corso di laurea di infiermeristica coordinato dal tutor Paola Buzio. Tanto volontariato, tanta professionalità, tanta passione, producono ogni volta nuovi spunti, rapporti, spiragli, occasioni. Dubbi e paure svaniscono fin dal primo giorno quando i genitori salutano non senza preoccupazione bambini mai stati prima lontani da casa, per di più per una settimana intera. Preoccupazioni cancellate dalle telefonate serali che diventano sempre più corte e rare perché “qui ci si diverte un sacco”.
Come dicono operatori e professionisti nello staff o in visita “ogni momento e ogni aspetto del Summer Camp Asbi andrebbe presentato ad un convegno perché vale un convegno”.
Ma il carburante resta la passione. Quella di chi non manca mai come il Freerider “tuttofare” Paolo Panzarasa e di chi arriva per amicizia perchè c’è bisogno di guidare un pulmino, caricare un furgone, riconsegnare sempre ciò che si riceve più pulito e in ordine di come lo si riceve, perché “per noi della Tana dell’Isolino è un piacere”, perché “per noi dell’Aero Club è un onore”, perché per i ragazzi del nostro oratorio di Voltorre è ogni volta una lezione di volontà”, perché “ per noi di Villaggio Amico ogni incontro è motivo di conoscenza e di crescita”, perché “noi del Golf Club Varese vogliamo sia la prima volta di una lunga serie”. Perché chi vive con passione l’attenzione per gli altri la vive, la vuole vivere ogni volta, come fosse la prima. Per chi c’è stato, degli abbracci, dei sorrisi, delle battute, del muoversi anziché aspettare, dello spingersi anziché farsi spingere, delle piccole o grandi conquiste dei ragazzi con spina bifida del summer camp Asbi 2017 è difficile farne a meno. Ecco perchè nessuno ha perso tempo a salutare, risparmiando abbracci, sorrisi, battute, emozioni di grandi o piccole conquiste per la prossima volta, ancora ospiti della Varese più bella.