“La gioia che ho provato alle paralimpiadi di Rio e ancora prima a quelle di Sochi mi hanno ricordato dove avevo cominciato a sognare di vivere emozioni così forti. Dalla salitina dove facevo le ripetute sfiacandomi allo spogliatoio dove mi cambiavo per scendere in acqua e remare con i miei compagni del Kayak Canoa Club di Pallazzolo sull’Oglio”.
Ricordi e obiettivi nelle parole di Veronica Yoko Plebani (foto del titolo di Alessandro Nazzari) nella serata in Fondazione Bresciana dov’è stato presentato il progetto “Water Circle” con il quale verrà ristrutturato e allargata la sede del Club affacciata sul fiume Oglio.
Motore del progetto è stato Massimo, papà di Yoko, capace di bussare alle porte giuste ma soprattutto di trasmettere passione e anima in primis agli amici, per poi arrivare a realtà come Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e non ultimo il Comune di Palazzolo con l’appoggio della Federkayak.
Una squadra andata formandosi e vicina al raggiungimento del budget utile alla realizzazione di un opera che deve necessariamente rispettare importanti vincoli ambientali, comprendendo anche strutture oggi in disuso.
“Sognare aiuta a sognare dice Massimo Plebani – adesso che il progetto è diventato una realtà, il sogno è di vederlo realizzato per Natale. So bene quanto l’entusiasmo di Veronica sia contagioso. Quando al ritorno dalle paralimpiadi di Rio mi disse di voler continuare nello sport agonistico principalmente per finanziare la ristrutturazione della sede del Club di Palazzolo confesso di esser rimasto spiazzato. Le attività invernali ed estive di Yoko non sono certo fonte di cifre importanti ma utili a coprire le spese di trasferimenti e allenamenti si. Rinunciarci non è facile ma poi ho capito quanto di buono e utile c’era nella volontà di mia figlia e quindi mi sono buttato a testa bassa nell’impresa di “Water Circle”.
Far parte di un’associazione come “art4sport” insegna tanto. Dai suoi fondatori Teresa Grandis e Ruggero Vio ho imparato tanto, a partire dall’attenzione per gli altri.
Oltre a loro, dobbiamo un grazie a tante persone, a partire dai professionisti che hanno lavorato senza compenso per il progetto, alle Fondazioni, al Comune, alla Federazione e a tutti quelli che da subito hanno sposato e appoggiato la volontà di Veronica”.
Una ragazza di vent’anni che conoscendo bene la difficoltà non dimentica grazie a chi e dove ha riabbracciato lo sport, un papà al suo fianco senza riserve e una lunga lista di persone, Enti e Istituzioni che fanno squadra per un bene comune.
E’ la medaglia più bella al collo di Veronica Yoko Plebani, un risultato che vale più di ogni vittoria sulla neve, sull’acqua o nel suo ultimo amore in ordine di tempo: il paratriathlon.
Fare prima di chiedere, muoversi senza aspettare. Se il tempo corre, i Plebani volano…
(nella foto sotto da sinistra il responsabile tecnico del Kayak Canoa Club Palazzolo, Renato Teroni, Veronica Yoko Plebani e Massimo Plebani)
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