UNA Tricycleschool insegna lo sport in sella alla vita

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UNA Tricycleschool è l’idea di una scuola di triathlon e di ciclismo per bambini e ragazzi diventata realtà nel 2016 dall’incontro di due passioni: quella di Raffaele Gerbi per il triathlon (nuoto – bici -corsa) e quella di Massimo Ghelfi per il ciclismo, due amici di Paullo (MI) uniti, oltre che dalle passioni sportive, anche dall’impegno benefico e dalla propensione verso i bambini.
Ad entrambi, data l’esperienza con i propri figli coetanei, Christian e Lorenzo,
è sempre piaciuto trasmettere ai ragazzini giovanissimi (6/16 anni) l’amore per i loro sport di fatica. A fare da collante, il sostegno attivo di entrambi all’associazione UNA Onlus, un’associazione di oncologia pediatrica nata nel 2010 dall’esperienza di alcuni genitori passati attraverso la malattia dei propri figli presso il reparto pediatrico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Metti insieme questi elementi, aggiungi il supporto di qualche sponsor importante, già sostenitore della Onlus, e vedi nascere UNA Tricycleschool ASD, una squadra di triathlon e ciclismo per piccoli e grandi amatori, che impegna in almeno tre allenamenti settimanali circa quaranta bambini, 25 per il triathlon e 15 per il ciclismo, a cui vanno aggiunti una sessantina di adulti tesserati con i colori neroverdi della giovanissima società sportiva.

Grazie al patrocinio del Comune di Paullo, che ha messo a disposizione alcuni spazi per il ritrovo e gli allenamenti, e che ha assegnato alla squadra un’area verde in cui realizzare un bike park ancora in via di rifinitura, e grazie alla collaborazione con altre realtà sportive vicine, oggi UNA Tricycleschool allena i propri ragazzi con tecnici federali, sempre aggiornati e preparati, nella piscina comunale La Faustina di Lodi per il nuoto, nel bike park di via Mascherpa a Paullo, in pista nel ciclodromo di San Donato Milanese o per le strade del paese per la bici e la corsa, è sempre motivo di richiamo vedere questi ragazzi con le loro sgargianti divise neroverdi sfrecciare con le bellissime bici da corsa  per le vie del paese o saltare con le mountain bike nel park interamente allestito dai volontari e simpatizzanti impegnati nella squadra. Ai bambini del ciclismo vengono messe a disposizione anche delle bici da corsa a loro misura, fornite in comodato alle famiglie, in modo da mettere alla prova la passione dei bambini per questo  tipo di attività prima di impegnarsi in spese importanti.

“I ragazzi della UNA Tricycleschool (nella foto del titolo con Stefano Zanini) partecipano ad allenamenti adatti alle loro età e alle loro abilità- racconta la presidente Daniela Cremonesi – Imparano a destreggiarsi a piedi, in acqua o a condurre una bicicletta su strada o sullo sterrato, il tutto a loro misura e con l’intento di migliorare coordinazione, movimento, concentrazione e di tenersi in attività, possibilmente all’aria aperta. Giocano, si divertono, fanno gruppo, e intanto imparano, crescono, si rinforzano, migliorano concentrazione, disciplina e impegno, nel pieno rispetto delle loro personalità.

Accogliamo con calore anche bambini e ragazzi senza particolari predisposizioni o potenzialità, perché il nostro primo principio è l’accoglienza e l’inclusione. E poi perché dall’impegno della Onlus a noi collegata abbiamo capito che l’attività sportiva è molto utile quando possibile sia durante le cure che durante la riabilitazione o il recupero da malattie importanti, comprese quelle oncologiche”.

Poi, oltre agli allenamenti i bambini possono partecipare anche alle gare loro dedicate e organizzate all’interno delle Federazioni. In pratica ogni domenica chi vuole può provare a cimentarsi con i pari età e imparare a “stare in gruppo”. Perché è vero che ciclismo e triathlon sono sport individuali, ma è anche vero che si possono vivere con passione e senza forzature all’interno di una squadra di amici. Basta osservarli sotto il gazebo nero verde della squadra, intenti ad incoraggiarsi uno con l’altro e a fare un tifo rumoroso e intenso per i compagni.

Passato questo primo anno di attività intensiva e di rodaggio delle nostre potenzialità come società, siamo riusciti ad individuare quali sono i nostri obiettivi per il 2020: organizzarci ancora meglio per uscite, allenamenti e trasferte, dotandoci di un pulmino a 9 posti e di un’ammiraglia; acquistare almeno altre 5 piccole biciclette dato che i numeri dei tesserati vanno crescendo, costruire una pista di atletica che permetta di allenare per bici e corsa in sicurezza, acquistare dotazioni di caschi omologati e sicuri uguali per tutti i bambini; terminare la realizzazione del bike park per un utilizzo più intensivo.

Per chiunque volesse aiutare, sostenere, sponsorizzare o dare una mano, è possibile contattare la Scuola via Messenger 

Ovviamente, la scuola promuove e sostiene ogni tipo di attività benefica svolta dall’associazione UNA Onlus, che anche quest’anno raccoglie fondi per i progetti di ricerca scientifica, cura e sperimentazione clinica coordinati dal Dott. Roberto Luksch, dirigente medico del reparto pediatrico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che si occupa tra l’altro di neuroblastoma, un terribile tumore dell’infanzia di cui si ammalano soprattutto i bambini in età pre-scolare, e che purtroppo si porta via ancora circa l’80% dei bambini colpiti.