Era nell’aria anche se nessuno voleva arrendersi all’idea di fermarsi.
Troppe le richieste, troppe la emozioni vissute e condivise nelle prime tappe dello ski tour 2020 in Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo, troppa la passione per lo sci e l’attenzione per gli altri, troppo di tutto per fermarsi ma è diventato doveroso prima che obbligatorio farlo.
A causa del corona virus con le relative decisioni del Governo, l’Associazione Freerider Sport Events interrompe per la prima volta dopo 17 anni la sua stagione d’insegnamento dello sci da seduti dedicata alle persone con disabilità.
Annullate le ultime tappe sold out da mesi a Canazei, Bormio e Madonna di Campiglio, lo staff coordinato da Nicola Busata scarica monosci e materiale dai mezzi non senza ringraziare volontari e utenti per quanto svolto nelle prime sette tappe.
“Siamo tutti dispiaciuti per questo stop anticipato – le parole di Busata – ma al tempo stesso consapevoli di quanto la decisione presa a livello nazionale sia sacrosanta.
La nostra è stata una stagione più breve ma non meno significativa per tutto ciò che ha rappresentato, a partire dal patrocinio di Regione Lombardia fino alla nostra prima volta con partecipanti non vedenti nell’ambito delle attività di “Spazio al Gesto” comprese nel progetto “Cambio di Passo” di ATS Insubria, in collaborazione con la neonata associazione sportiva Real Eyes Sport presieduta da Daniele Cassioli.
Un successo anche l’intera settimana internazionale trascorsa a Folgaria con la presenza di giovani e meno giovani provenienti da Inghilterra, Scozia, Portogallo, Belgio e Germania, il tradizionale prologo a Madonna di Campiglio, l’apertura a Sestola con lo snow camp condiviso con l’Associazione Spina Bifida Italia nell’ambito del progetto “Fun & Sport” e il ritorno al Tonale.
Un grande risultato condiviso come sempre con gli operatori del Centro Addestramento Alpino di Moena della Polizia di Stato, gli operatori del Team Teleflex For Active Living, gli sponsor e gli amici anche quest’anno al nostro fianco. Adesso non ci resta che tornare ognuno al proprio lavoro, facendo squadra con il resto d’Italia impegnato nel #iorestoacasa, convinti di ritrovarci, ancora più determinati e numerosi, all’inizio del prossimo inverno”. Freerider Sport Events