GS ENS Varese: “Porte aperte per crescere, fare sport e sognare!”

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Il suo incontro con il Gruppo Sportivo Ente Nazionale Sordi Varese risale alla fine del 2014, fresco di convocazione per un raduno della squadra nazionale di basket. Da subito Cristian Gnodi collabora con il gruppo animato da Mauro Dori, scoprendo un mondo che fino a quel momento non aveva nemmeno immaginato. Primo obiettivo e prima soddisfazione sul campo la nascita della squadra varesina di pallacanestro e la partecipazione al campionato nazionale. 

Sull’onda dell’entusiasmo agonismo e impegno associativo diventano tutt’uno e nel 2017 Gnodi si candida alla presidenza  

“Per tutto quello che avevo visto, provato e ricevuto – racconta Gnodi –
mi venne naturale fare un ulteriore passo avanti prendendomi delle responsabilità. Fui eletto e mi mi misi subito al lavoro programmando quanto e come possibile i quattro anni del mandato, mettendo in moto e realizzando tante cose iniziando con lo scudetto della squadra di pallacanestro seguito con la partecipazione all’Eurocup 2017 in Polonia e 2019 in Russia. Esperienze internazionali bellissime e significative per diversi punti di vista. Sempre nel 2017 con la squadra di calcio abbiamo partecipato al campionato nazionale sfiorando lo scudetto 2017, conquistato invece  con l’esordiente squadra di dodgeball, la versione agonistica giocata in tutto il mondo della popolarissima palla prigioniera. Ma parallelamente all’impegno sul campo abbiamo  organizzato e partecipato a numerosi eventi di promozione come “Sport per tutti” a Oleggio (No), il torneo di Calcio a 5 a Varese ed alcune feste per divertirci e raccontare la nostra storia, attività, ambizioni e sogni”. 

Soddisfatto quindi ma determinato a continuare rinnovando la tua candidatura che dai risultati della votazione sembra proprio non aver avuto elettori dubbiosi. 

“Ricevere il 100% dei voti, anche se ero l’unico candidato presidente, significa avere la fiducia a tutti e apprezzamento per il lavoro svolto.
Una gratificazione totale naturalmente da condividere con l’intero consiglio con il quale ho lavorato sempre in piena sintonia. Contrariamente al passato quest’anno per i quattro posti di consigliere si sono candidati in tanti. La nuova squadra è composta da Mauro Dori, vicepresidente che ritorna dopo 4 anni di pausa, Christian Ciotti, consigliere tecnico e al servizio della società da molti anni, Francesca Faroni, riconfermata consigliere atleti e la novità assoluta rappresentata da Dario Galbiati.
Ma ci tengo a ringraziare i consiglieri uscenti Filippo Torriani e Paolo Bianchi per il loro lavoro svolto e tutti i canditati rimasti fuori dal consiglio ma comunque parte integrante del nostro gruppo per condividere l’obiettivo di collaborare e continuare a crescere in numeri e attività”.  

Reclutamento, visibilità e spazi. Come sta lo sport sordi in provincia di Varese?

“Se devo essere sincero è veramente difficile reclutare nuovi ragazzi sordi nella nostra provincia. Di recente abbiamo trovato un nuovo giovane varesino per la squadra di pallacanestro ma il resto è veramente difficile. Purtroppo, ancora oggi, nella nostra provincia tra le associazioni dei sordi ci sono lotte e preconcetti deleteri. Il nostro gruppo sportivo viene etichettata come la realtà di chi usa solo la lingua dei segni. Affermazione assurda e fuori dalla realtà perchè abbiamo persone oraliste, segnanti, bilingue (oraliste e segnanti), con l’impianto cocleare o apparecchi acustici.
Persone con in comune la sordità e molto altro. E’ necessario imparare la lingua dei segni? Assolutamente no! Siamo come una famiglia. Ognuno con la propria testa e il proprio carattere.

Vogliamo solo divertirci e fare sport. E’ ora di cancellare per sempre questi pregiudizi. Dal punto di vista della visibilità e degli spazi non è facile come per ogni altro sport considerato minore in gran parte snobbati dai media. Ciò nonostante girando per la provincia di Varese abbiamo incontrato splendide persone disposte ad aiutarci. Somma Lombardo ci ha fornito grande disponibilità per organizzare due edizioni del campionato italiano di basket, Sesto Calende ci offre la possibilità di allenarci  con il  basket e Travedona Monate ospita quelli del dodgeball. A Varese città è tutto molto più difficile. Le palestre sono poche e le società tantissime. Per quanto riguarda il basket sogniamo una collaborazione con la Pallacanestro Varese. Continuiamo a sognare…”

Al contrario di quella neuromotoria e di quella intellettiva in grande espansione le disabilità sensoriali faticano a trovare numeri e spazi importanti. La pallavolo femminile ha portato grande visibilità ma la pandemia con la conseguente sospensione dell’attività ha contribuito in maniera determinante a fermare quell’onda importante.

“Il mondo dei sordi è sempre stato penalizzato perchè rispetto alle altre disabilità, noi abbiamo tutte le capacità motorie (correre, saltare, ecc).
E’ una disabilità invisibile, contrariamente alle altre più facilmente visibili… 

La pallavolo femminile ancor prima di vincere è diventata famosa grazie al fatto di aver ‘cantato’ l’inno nazionale con la lingua dei segni alle olimpiadi dei sordi. Un video diventato virale, portatore sano di consensi e popolarità. 

Noi ci proviamo e ci proveremo. Studieremo e cercheremo di trovare anche noi la  giusta pozione magica per farci conoscere e apprezzare per le opportunità che siamo in grado di offrire e condividere. Sarebbe bello avere qualche quotidiano che ci dedichi una pagina almeno una volta alla settimana, con notizie e informazioni utili ai sordi e alla gente comune”. 

Nell’incertezza del momento quali sono i tuoi primi passi del nuovo mandato relativamente alle discipline sportive che già praticate e a quelle eventualmente nei vostri sogni?

“La squadra di pallacanestro è sicura di partecipare al Campionato Italiano programmato nel mese di giugno. Alcuni nostri giocatori fanno parte della Nazionale, altri potrebbero essere chiamati a farne parte, che quest’anno parteciperà al campionato europeo in programma a Pescara. Nelle nostre intenzioni c’è l’organizzazione di tornei di sport individuali quali il tennis,
il padel e altri, con la speranza di individuare nuovi talenti.  

Altro obiettivo resta quello di comunicare che il nostro è un gruppo aperto a tutti. Ci sono tanti ragazzi sordi che non riescono a dimostrare il loro vero valore nelle squadre udenti e spesso vengono emarginati. Il GS ENS Varese vuole essere sempre di più un’opportunità per un sordo di sfogare passioni e talenti.  

Certo, questa maledetta pandemia complica ulteriormente le cose a noi come al  mondo intero ma il GS ENS Varese c’è ed è ricco di persone che accolgono ogni sordo determinato a condividere, proporre e promuovere attività e iniziative. Non abbiamo mollato in anni con difficoltà non così gravi per l’umanità ma comunque pesanti per noi sordi e non siamo meno motivati ora ad affrontare questo momento difficile. Abbiamo lavorato tanto e in tanti per conquistarci spazi e soddisfazioni. Non siamo stanchi e aspettiamo sempre più ragazzi e ragazze con la volontà di far squadra con noi”.
Info: https://it-it.facebook.com/AsdGsEnsVarese