Lo sci, per le persone con disabilità, non è soltanto uno sport. È un’esperienza profonda di condivisione, un’occasione preziosa di relazione umana. Quando si scivola sulla neve insieme, cadono le barriere e si costruiscono legami autentici.

Nello scenario magico dell’Alta Val Badia l’Associazione Freerider Sport Events ha concluso la stagione del suo ventennale di promozione e insegnamento dello sci da seduti iniziato, cresciuto e diventato grande, consolidando la sua presenza nelle migliori località alpine, in strutture d’eccellenza diventate nel corso degli anni compagne di squadra in tema di accessibilità e servizi.
La condivisione della passione per lo sci alpino tra persone con e senza disabilità non si spiega, si vive.
Non è solo sport. Nelle dieci tappe dal Trentino all’Abruzzo, distribuite da gennaio ad aprile, persone con e senza disabilità si incontrano, si fidano e si affidano, imprecano dopo una caduta, esultano anche solo per una curva fatta in autonomia o una discesa terminata insieme.
Sulla neve succede qualcosa di speciale: si crea un’energia diversa, fatta di rispetto, ascolto e presenza. E in quel momento, in quell’attività condivisa, quelle storie si intrecciano.
Non conta quanto veloce scii o quanto lontano arrivi: conta con chi lo fai, cosa provi, cosa lasci all’altro.
“Concludere la stagione sulle piste tra le più famose del mondo è per tutti noi un’emozione
Insieme si caricano e si scaricano i mezzi, si discute, si procurano, si curano e si migliorano materiali e ausili, si valutano rapporti e logistica, ci si arrabbia e ce la facciamo passare, si litiga e si fa pace, si fa festa e ci si ricarica per l’appuntamento successivo.
Siamo capaci di farlo succedere da vent’anni grazie a chi ha iniziato con me, a chi è rimasto e non molla e a chi strada facendo ci ha affiancato e supportato come l’azienda Teleflex e gli operatori del Centro Addestramento Alpino di Moena della Polizia di Stato garanti di assistenza e sicurezza sugli impianti.
Un ringraziamento è dovuto anche alle Direzioni degli impianti di Madonna di Campiglio, Sestola, Abetone, Roccaraso, Folgaria, Bormio e Canazei, eccellenze di professionalità e accessibilità.
Una volta i 21 anni erano sinonimo di maggiore età. Torniamo ad allora per trovare nuovi stimoli nel programmare la stagione 2025/2026 facendo nostro l’entusiasmo e l’attesa per un grande evento come le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano Cortina dove per la nostra associazione potrebbe concretizzarsi una nuova ed emozionante prima volta”.
“Quella con Freerider Sport Events è una vera e propria amicizia – conferma il Direttore del Centro Addestramento Alpino di Moena, Stefano Valeri – Arrivata al sedicesimo anno, questa attività condivisa è diventata un ritrovarsi costante con lo staff ma anche con un numero incredibile di partecipanti e famiglie, provenienti da ogni regione d’Italia e dall’estero, rendendo naturale per tutti l’approccio con la montagna. Dal parcheggio all’albergo, dagli impianti ai momenti ludici, lo ski tour dona benessere, insegna e indica opportunità, inclusione e accessibilità”.
Salutata la neve, per la Freerider è ora il momento del “cambio armadio” con giacche pesanti, scarponi e monoscì che lasciano il posto alle tavole del wakeboard paralimpico in vista del prossimo tour estivo.
Dal bianco della neve all’azzurro dell’acqua, stesso impegno, nuove storie, nuove emozioni.
Info: www.monosci.it
Ski Tour Freerider Sport Events 2024/2025, in collaborazione con il Centro Addestramento alpino della Polizia di Stato (Moena)
