Se Maometto non va dalla montagna…ci pensa qualcun’altro!

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Sta quasi tornando la neve ed ecco che riparte la stagione di due gruppi unici ai quali sono molto legato! Il Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi e la Freerider Sport Events di Varese.
Le somiglianze sono molteplici, per non dire che sono due gruppi quasi sovrapponibili.
Cambia solo la disabilità a cui si rivolgono ma entrambi promuovono lo sport per tutti e, se pur adattato, sulle nostre montagne! La magia sta nel fatto che non ci sono differenze tra maestri e sciatori, tra guide e accompagnati: si passano delle giornate tutti insieme e come minimo comun denominatore c’è lo sport e il divertimento.
Nonostante l’aspetto ludico non possa mancare, si affronta con grande preparazione, serietà e dedizione il battesimo di piccoli o grandi atleti sulla neve. Perché ogni disabilità ha delle dificoltà pratiche nell’approccio allo sci e dietro a ogni “disabile” c’è una persona, con le proprie peculiarità: paure, abilità e abitudine o meno all’attività fisica.
Proprio per questo sono due realtà che durano nel tempo e che portano anno dopo anno sempre più persone a iniziare questo stupendo sport. Nessun pericolo, ma grande passione e cultura dell’argomento.
Per quanto riguarda il Gruppo Verbanese, si accompagna lo sciatore con disabilità visiva nei vari passi evolutivi per crescere ed essere in grado di affrontare ogni genere di pista, da fondo o da discesa.
Lo stesso fanno i Freeriders. Avete mai provato a sciare seduti? Io sì e vi assicuro che è un casino! Bisogna dunque conoscere le esigenze dello sciatore in base alla lesione e alle abilità motorie. A questo punto, assistiti dal cuore, si comincia e poi chi smette più?
Di pari passo c’è l’infinito potenziale nel sensibilizzare le montagne e chi le frequenta alla presenza di sciatori speciali: seduti, con le radioline vestiti di giallo, un po’ matti e sempre sorridenti. Quale arma può essere più potente di questa? Si scia in mezzo agli altri per godersi insieme la bellezza che solo la montagna d’inverno può dare. In questo modo anche gli addetti ai lavori, gestori d’impianti, strutture alberghiere toccano con mano potenzialità e necessità di un ragazzo in carrozzina o non vedente. Da qui sarà più semplice che ognuno di noi possa andare a sciare con un amico senza aver paura di trovarsi poi in difficoltà.
Avvicinare persone speciali allo sport è sempre una mossa vincente, in più si crea vivaio e più il vivaio è ricco meno diventa difficile trovare atleti che si facciano eventualmente valere anche a livello agonistico. L’importante è non perdere di vista il punto di partenza: sport, aggregazione e divertimento!
Allora il 6 novembre alle 11.00 ne parliamo al MIV di Varese e poi niente scuse:
tutti in pista!
Per saperne di più: www.sciatoriciechivb.it – www.monosci.it