Freerider Sport Events e Awake fanno squadra: wakeboard senza limiti!

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E’ stato un incontro subito produttivo quello tra lo staff del Centro Sportivo Awake e l’associazione Freerider Sport Events.
Passione per lo sci senza limiti e confini distribuita in quattro giornate al Centro Sportivo di Dello (BS), con un corso di Wake Paralimpico curato dal campione Emanuele Pagnini, anima del movimento “seated” in Italia.

“Awake nasce dalla passione per il Wakeboard, dalla cultura rider, dall’amore per la natura e per lo sport, dalla voglia di stare insieme – spiega uno dei fondatori, Gianluca Lanzani –  Il progetto, nella sua forma embrionale, prende forma a settembre 2016 per aprire la prima volta al pubblico qualche mese dopo, ovvero nel Giugno 2017.
Si concretizza nella gestione del Centro Sportivo di Dello, ed ha come finalità ultima quella di costruire una piccola comunità accogliente per ogni fascia di persone.
Dagli utenti storici, legati alla cultura rider, alle famiglie in cerca di un luogo curato in cui passare le giornate rilassandosi, dagli sportivi al pubblico che ci segue per le serate e gli eventi”.
Come per Freerider Sport Events, tutto nasce dalla passione di un gruppo di amici.
“Il nucleo fondante di Awake è costituito da cinque soci: Francesco Manfredini, Alessandro Rossetti, Gianluca Lanzani, Edoardo Zambruni e Nicola Fogazzi. Tra noi abbiamo da subito trovato grande sintonia unita dalle rispettive esperienze passate. Tutti condividiamo l’amore, ovviamente, per il wakeboard, ma, parimenti, abbiamo fatto esperienze con surf, skate, snowboard e non solo.
Insomma, siamo un sottoprodotto della cultura californiana trapiantato nella bassa bresciana!
Abbiamo capito come, in relazione alla struttura del centro sportivo ed alla complessità e alla diversificazione delle attività presenti, fosse necessario circondarsi di professionisti in grado di assicurare il miglior servizio possibile alla più ampia fascia d’utenza”.

Una qualità crescente premiata da un grande riscontro
“Il team Awake è diventato una grande famiglia che si allarga ogni anno per soddisfare le esigenze più diverse dei nostri utenti e di chi vuol sposare la nostra causa. Collaborano con noi Giovanna Staffoni, per Labballet (Danza, Yoga, Pilates), Stefania Carini (Acquagym, Zumba Total Body), i ragazzi di Thunderbox (Functional Training & Calisthenics), Beluga Padel Club (uPadel), Moveout Academy (SUP, Slackline, Parkour, Paintball). Per quanto riguarda invece le attività serali e gli eventi abbiamo un set artistico consolidato negli anni, con i Dj Marco Bodini e Steven Nicola”.

Quando l’incontro con la disabilità?
“L’incontro con la disabilità, in forma associativa, è avvenuto nel 2020 insieme ai ragazzi del progetto Wake4all.
Abbiamo cercato per anni associazioni che fossero in linea con la nostra filosofia, fino all’incontro con Emanuele Pagnini, un campione paralimpico determinato a fare crescere la disciplina per tutti e a far volare sull’acqua anche i ragazzi con disabilità motorie. Grazie alla disponibilità di Emanuele e attraverso il Comitato Paralimpico, vogliamo nel nostro centro sportivo sempre più realtà e associazioni, migliorando dove e come possiamo accoglienza e accessibilità.
L’incontro con i Freerider ci ha insegnato tantissimo e siamo certi di essere solo all’antipasto di questa splendida esperienza”.

Se e come pensate possa svilupparsi l’iniziativa con Freerider?
“Il nostro team, dopo un po di preoccupazione iniziale, si è comportato in maniera stupefacente. Non abbiamo mai visto i nostri ragazzi cosi sorridenti, disponibili, entusiasti. Come dice spesso Emanuele, è uno scambio di energia che contagia in ugual misura utenti e staff. E’ stata davvero un’esperienza incredibile.
Alla fine delle quattro giornate eravamo tutti distrutti quanto soddisfatti e pronti a ripartire”.

In quanto tempo impara un normo e in quanto un disabile?
“Per quanto riguarda il wakeboard, le tempistiche dipendono molto da persona a persona, indipendentemente dalla condizione. Quello che cambia sono le modalità di apprendimento e le strutture utilizzate. La linea 2.0 per i normodotati, il full size per i disabili, in funzione delle curve piu dolci del secondo. Sono importanti le esperienze pregresse e la voglia di buttarsi in una nuova esperienza. Sintetizzando, dopo la prima mezz’ora chiunque impara a stare sulla tavola ed a abbozzare le prime curve. Poi si cade ma fa parte del gioco”.

Sul pontile e in acqua tar gli istruttori del progetto “Wake4all”, Michael Bossini
“Ho scoperto il wakeboard perché cercavo qualcosa di alternativo allo snowboard da praticare d’estate – racconta Michael – Alla fine ne ho fatto la mia vita. Ho iniziato a insegnare sei anni fa allo starwake di Ravenna dove ho avuto l’occasione di lavorare con Emanuele Pagnini.
La prima volta con un allievo con disabilità mi ha riempito il cuore vedendo quanto si divertiva con un sorriso sul volto un sorriso indimenticabile. Insegnare a una persona con disabilità mi appaga di più perché mi da la sensazione di riaccendere la vita ad una persona sorpresa lei per prima di poter praticare una disciplina come il wakeboard, a mio avviso altamente integrante, all’aria aperta, generando un mood perfetto anche fuori dall’acqua”.

A strutture in Italia come stiamo?
“Il numero di impianti in Italia è in continua crescita e questo non può che favorire lo sviluppo del nostro movimento, accorciando le distanze come è accaduto in occasione dell’iniziativa promossa dalla Freerider. Sono molto contento di avere preso parte a questo progetto e spero che questa prima volta insieme abbia un seguito. Tutti i ragazzi che ho conosciuto durante i quattro giorni in 4 giorni all’Awake hanno imparato velocemente divertendosi dimostrando una volta di più quanto la nostra disciplina sia davvero per tutti”.

Contatti:
info@awakepark.com e-pagnini@yhaoo.itinfo@freeridersportevents.com