Italian Para Athletics Top Challenge: record ed emozioni

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Ambra Sabatini

Si sono conclusi a Jesolo gli Italian Para Athletics Top Challenge.
Nella gara dei 100 metri femminili la primatista mondiale Ambra Sabatini (nella foto del titolo) ha avuto la meglio su Monica Contrafatto. 

La giovane toscana delle Fiamme Gialle, astro nascente dell’atletica paralimpica, racconta: “Emozionante essere di nuovo qui, da allora sono cambiate tante cose e mi sembra quasi irreale. Alle Paralimpiadi di Tokyo spero in un podio tutto italiano, insieme a Martina e Monica. Ci vorranno testa, gambe e tanto cuore”. 

Per la siciliana Contrafatto (Studentesca Rieti Milardi), bronzo a Rio e due volte argento mondiale, l’obiettivo è chiaro: “Sto lavorando per le Paralimpiadi, adesso mi trovo in piena preparazione. Il mio sogno più grande è di vedere tre azzurre a Tokyo con una medaglia nella stessa gara. Sono felice per Ambra, perché l’atletica deve crescere con i giovani come lei”. Ora le due italiane occupano i primi due posti nel ranking mondiale dell’anno.

Doppio impegno per Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano). Nel lungo la campionessa mondiale del 2017 si conferma e salta 4,60 con vento di poco oltre la norma (+2.2): la stessa misura del suo record italiano indoor T11, siglato a Padova alla fine di marzo, ma anche del sesto posto iridato di due anni fa a Dubai. Poi l’azzurra gareggia anche nei 100 metri, correndo in 14.28 (-2.9). Sulla pedana del lungo T12 Antonella Inga (Freemoving) atterra a 4,56 con troppa brezza a favore (+3.8).

Nel peso Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa), campione europeo F33 nel 2018, gareggia nella categoria F34 dopo essere stato riclassificato e si piazza terzo con 8,88: “Ero abituato all’attrezzo da 3 kg e qui ho dovuto lanciare quello più pesante da 4 kg, però faccio l’atleta e vado avanti, è questa la cosa più importante. Mi è piaciuta la vicinanza di tutti in questa competizione”.

Jesolo è stata invece la prima gara internazionale sul suolo italiano per

Davide Morata

Davide Morana (Pegaso). Dopo la partecipazione agli Assoluti indoor, lo sprinter amputato ai quattro arti a causa di una meningite fulminante si è espresso nei 100 categoria T62 in 13.45 con una prestazione fortemente condizionata dal vento contrario (-4.7 m/s). Il 27enne siciliano, che da sei anni vive a Murcia in Spagna, dà così il via alla sua avventura agonistica di alto livello iniziata grazie a un crowdfunding che gli ha regalato le protesi da corsa.

In azione i velocisti delle Fiamme Azzurre: testa a testa sui 100 metri T44 tra Marco Cicchetti che chiude in 12.89 (-3.6) e il rientrante compagno di club Emanuele Di Marino, 12.95. Al suo secondo Grand Prix, nella categoria T63, Alessandro Ossola in 13.67 (-4.7) precede Lorenzo Marcantognini, 15.35, alfiere della FISPES Academy e primatista del mondo nei 400 T63. Ancora più forte il vento nei 100 T12 di Niccolò Pirosu, 12.59 (-4.9).

Il fuoriclasse francese Timothee Adolphe corre in 11.51 (-2.2) sui 100 T11 mentre il giovane britannico Thomas Young, oro europeo, sfreccia in 11.91 (-2.8) nella gara T38. Nel peso F41 la campionessa paralimpica tunisina Raoua Tlili lancia a 9,7 9.

Nel suo esordio stagionale nel disco Oney Tapia (foto sotto), argento ai Giochi di Rio e due volte campione europeo F11, spedisce l’attrezzo a 40,87 nella sua specialità preferita, all’indomani del buon debutto nel peso. È la migliore prestazione mondiale dell’anno e da qui riparte nel cammino di preparazione che lo porterà alle prossime Paralimpiadi di Tokyo: “Stiamo facendo un lavoro tecnico di programmazione e queste gare di inizio stagione sono sicuramente dei test importanti”, racconta il lanciatore che è arrivato fino a 46,07 con il successo alla rassegna continentale di Berlino nel 2018. “Il risultato di oggi nel disco, e anche di ieri nel peso, non sono da buttare via. Da qui si torna a lavorare”.

La mezzofondista trevigiana Laura Dotto (Oltre Onlus)  ha migliorato il suo primato nazionale dei 400 T20 scendendo a 1:07.79, superando il precedente ottenuto sempre a Jesolo due anni fa in occasione degli Assoluti. Sulla stessa distanza si comporta bene Ndiaga Dieng (Anthropos Civitanova) che avvicina il personale con 50.34 davanti al siciliano compagno di club Raffaele Di Maggio, rientrato dopo oltre un anno in 52.05.

Nei 200 metri T64 è Riccardo Cotilli (Sempione 82) a gioire dopo essersi migliorato di circa un secondo. L’atleta piemontese, che corre in 25.13 (-0.6), è in costante progressione da quando ha iniziato la sua carriera di velocista ed entra così in diretta sfida con Simone Manigrasso, il leader tra gli azzurri nella specialità. Per la categoria T44 di nuovo in gara Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) con 25.64. Tra i T43 è migliore prestazione italiana per Matteo Cappelletti (Anthropos Civitanova) che si fa notare con 29.67 (-0.6) in una gara che però non fa parte del programma delle rassegne internazionali. Il crono per il 18enne Lorenzo Marcantognini (Fiamme Azzurre) è invece di 31.31 (-0.6).

Il vento concede una tregua anche nella prova di Jacopo Cuculo (Safatletica Piemonte), promessa nell’asta prima del suo incidente in allenamento, che non è lontano dal record assoluto T38 con 28.65 (-0.9). L’atleta transgender Valentina Petrillo (Omero Bergamo) soffre la brezza contraria di 1.9 m/s per chiudere in 27.96 i 200 femminili della sua nuova categoria T13 seguita con 32.74 dalla compagna di club Margherita Paciolla, 17enne di FISPES Academy, mentre Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano) taglia il traguardo in 29.30 (-2.7). Un’altra giovane azzurra, Chiara Masia (Pol. Luna e Sole Sassari), scaglia il disco F20 a 27,04.
Tra i primati, spicca il record europeo stabilito del peso F41 dalla turca Rabia Cirit con 8,14 nella seconda giornata, incrementando il 7.90 realizzato quest’anno dalla croata Ana Gradecak. Tante le stelle internazionali in gara per dare ancora più prestigio alla manifestazione: la velocista ungherese Luca Ekler, tre volte sul podio agli ultimi Mondiali di Dubai, fa segnare il crono di 27.58 (-1.5) nei 200 T38 di cui è vicecampionessa iridata.

L’evento del World Para Athletics Grand Prix, con circa 300 atleti iscritti di 32 nazioni, è stato un importante momento di verifica in vista dei prossimi appuntamenti in maglia azzurra a cominciare dagli Europei di Bydgoszcz, in Polonia all’inizio di giugno, che condurranno alle Paralimpiadi di Tokyo.

Con il Presidente FISPES Sandrino Porru (“Anche in questo periodo è possibile organizzare grandi eventi, in città accoglienti come Jesolo”) erano presenti il Segretario Generale FISPES Arianna Mainardi e il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, insieme all’Assessore allo Sport del Comune di Jesolo, Esterina Idra, con gli  della Vicepresidente FISPES Antonella Munaro, del Delegato Regionale FISPES Maurizio Menin, dei referenti di Stellantis con Autonomy, Rossella Donadio e Umberto Murazio, e dell’Amministratore Delegato della Fondazione Marzotto, Roberto Volpe, mentre l’Inno d’Italia è stato eseguito dalla Fanfara dei Bersaglieri “Leopoldo Pellas”.

Foto Massimo Bertolini e Marco Mantovani/FISPES
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Giuliana Grillo
FISPES Ufficio Stampa 

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