ASBI a Tokyo! Mancarella in gara nella canoa, Brunati andata e ritorno.

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Le due “Borse Sportive” assegnate dall’ Associazione Spina Bifida Italia hanno viaggiato nella stiva dell’aereo che ha portato la rappresentativa italiana alle Paralimpiadi di Tokyo. Una è già rientrata in Italia ed è quella della schermitrice Sofia Brunati (video) mentre quella del canoista Federico Mancarella (video) è nella sua cameretta al Villaggio Olimpico.

Sofia Brunati, ventunenne, di Giussano, tesserata per il Circolo Scherma Lecco,  è partita felicissima per il Giappone consapevole di dover recitare il suo ruolo da sparring partner nel ritiro di Sendai da dove gli 8 atleti qualificati hanno poi raggiunto il Villaggio Olimpico. 

“Sapevo da marzo dell’ intenzione di Martinelli e Vanni di aggregarmi alla squadra qualificata per Tokyo – dice Sofia – ma vista la delicata situazione covid tutto era incerto. Alla conferma ufficiale arrivata poco prima della partenza sono impazzita di gioia”.

Viaggio lungo. Pensieri e sensazioni? 

“Il viaggio verso il Giappone è stato molto emozionante, le lunghe procedure di controllo pre partenza e in aeroporto non hanno smorzato l’entusiasmo del gruppo.
Siamo atterrati a Tokyo il 12 e fino al 21 con tutta la delegazione siamo stati ospitati dalla città di Sendai, che ci ha accolto con grande disponibilità e affetto. Qui abbiamo incontrato il sindaco e siamo passati a salutare i bambini di un asilo, siamo stati davvero travolti dal tifo di tutta la città! I nostri movimenti qui a Sendai erano limitati tra la palestra e l’albergo, e se da una parte questa cosa ci ha aiutati a concentrarci meglio sugli allenamenti, è stato un peccato non poter visitare nulla. Mi rimane una buona ragione per tornare in Giappone.
Ora i miei otto magnifici compagni sono nel Villaggio Olimpico e io sono tornata a casa pronta a fare il tifo per loro”.

Adesso che hai accarezzato un sogno hai davanti tre anni per conquistarti un viaggio a Parigi con vitto e alloggio in quel villaggio olimpico.   

“Lo sport mi ha insegnato che per ogni traguardo raggiunto si scopre il desiderio di andare un po’ oltre cercando di raggiungerne un altro. Lo sport paralimpico insegna che la vetta si raggiunge anche correndo o camminando con una protesi, con delle stampelle o spingendo una carrozzina”.

Sport e studio

“Sto per iniziare il terzo anno di Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo in Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Tiro di scherma da quando ho 13 anni grazie a Sportiamo, un’associazione di cui faccio parte e che si occupa di far provare vari sport a bambini e ragazzi con diverse disabilità. Fin da bambini ho partecipato alle numerose iniziative promosse dall’ ASBI alla quale devo un grazie particolare per il contributo “Borsa Sportiva” che ha voluto assegnarmi. La scherma mi è piaciuta da subito ma inizialmente la praticavo solo a scopo ludico e ricreativo, l’agonismo è arrivato in seguito e la passione è cresciuta piano piano

Al pari delle soddisfazioni.

“Attualmente sono vicecampionessa italiana di spada e terza nella sciabola categoria A. A livello internazionale i miei risultati più importanti sono un bronzo nel Mondiale U17 di spada ed un argento nel Mondiale U23 di sciabola. Nel 2016 ho partecipato per la prima volta ad una gara internazionalie in Italia, a Casale Monferrato. L’anno successivo ho fatto la mia prima trasferta a Stadstkanaal (Olanda) ma il primo viaggio in totale autonomia è stato nel 2018 per una gara a Tiblisi, in Georgia”.

Chi invece è partito per il Giappone per alloggiare al Villaggio Olimpico e scendere in acqua con i migliori canoisti del mondo è Federico Mancarella, tesserato per il Canoa Club Bologna, non prima di provare l’emozione della sfilata nella cerimonia di apertura, per lui è la seconda volta, dove tra i protagonisti sul palcoscenico dello Stadio Olimpico c’erano due ragazze con spina bifida. 

“Sono orgogliosa di Federico e Sofia – le parole di Maria Cristina Dieci, presidentessa dell’Asbi – spero che la loro crescita umana e sportiva sia di stimolo e buon auspicio anche per tutti i giovani con spina bifida che intendiamo supportare con le nostre “Borse Sportive”, come abbiamo fatto anche con Gabriele Gerevini e Giacomo Pizzi due giovanissimi in rampa di lancio rispettivamente nella canoa e nel basket”