E’ successo e succede ogni volta. Dispiace sorprendersi positivamente

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La Paralimpiade e le sue storie il tema dell’incontro organizzato dai docenti della 5a B della scuola elementare ”Umberto Mascioni” di Cuvio.

Succede, mai abbastanza. Protagonisti i bambini. Con le loro ricerche e le loro domande rivolte virtualmente ai 115  protagonisti delle recenti paralimpiadi in Giappone.
Bambini che hanno maturato il pensiero di considerare un compagno con problemi una risorsa e una materia in più la malattia invalidante del papà di una di loro. Attenti, interessati, determinati a conoscere e a creare un vero e proprio reportage virtuale sulle Paralimpiadi ma anche, se non soprattutto, sul come cosa e quando dell’attività sportiva per persone con disabilità. 

Dove si respira aria diversa, ripulita da superficialità e ipocrisia, ci sono in primis persone, in questo caso docenti, che la respirano come gli altri ma con la volontà di ripulirla, passando il respiratore alle nuove generazioni. Succede. Una semina mai inutile in un terreno fertile dove chi lavora va oltre il programma e l’orario.

Succede anche in una chiesa, quella di Casciago, dove Daniele Cassioli, atleta paralimpico cieco dalla nascita, ha incantato i presenti di ogni età, in un incontro organizzato dal parroco con i giovani dell’Oratorio, parlando di scuola, famiglia, sport, amicizia, impegno sociale.  

Succede al Liceo Crespi di Busto Arsizio con ospite la nuotatrice paralimpica, anch’essa cieca, Martina Rabbolini,reduce dalle Paralimpiadi di Tokyo. Nel momento dei saluti un giovane di seconda alza la mano e chiede: “sento sempre dire che noi ragazzi siamo il futuro. Ma voi adulti cosa fate per permetterci di esserlo questo benedetto futuro?”.

Succede e ogni volta dispiace sorprendersi.